Aime ricorda Raffaele Nurra: “Un uomo pronto a qualsiasi sfida”
Gianni Lucchina, segretario generale di Aime, ricorda Raffaele Nurra, architetto varesino e persona molto attiva nel mondo della cultura di Varese, scomparso lunedì 10 marzo a 63 anni per un malore

Gianni Lucchina, segretario generale di Aime, ricorda Raffaele Nurra, architetto varesino e persona molto attiva nel mondo della cultura di Varese, scomparso lunedì 10 marzo a 63 anni per un malore
Ciao Raffaele.
Raffaele è stato tra i protagonisti, tra i fondatori di Aime, una sfida cha abbiamo vinto anche grazie a Lui.
Sempre disponibile, attento, il suo acume ha consentito ad Aime di crescere e posizionarsi sul nostro territorio. Pronto a qualsiasi sfida, iniziativa come ad esempio la riflessione che abbiamo promosso in merito al progetto ex Aermacchi, il bonus 110% dove per l’ennesima volta si è dimostrato interessato ancor prima del suo fatturato a fornire informazioni, consulenza ai cittadini che avevano bisogno. In pochi mesi incontrammo gratuitamente oltre 500 persone che chiedevano lumi sul provvedimento.
Era un vulcano, le riunioni prendevano il volo, era capace di alzare il livello, mai una polemica sempre una proposta. Questo approccio di ascolto era la sua forza, per lui ascoltare, confrontarsi non significava però subire pensieri altrui, anzi. Con pacatezza ma determinazione esprimeva e difendeva le sue idee, i suoi pensieri senza mai pretendere di avere ragione.
Un grande dirigente di Associazione, ma anche un grande uomo, un grande amico. Anche nel corso della mia corsa elettorale non si risparmiò, si spese con energia e generosità.
Arrivavamo da due mondi politici diversi, ma ci siamo sempre stimati e voluti bene. La mia battuta che spesso le indirizzavo era: a furia di frequentarti sono diventato un democristiano. Ci siamo sentiti pochi giorni fa, venerdì, stavamo impostando la organizzazione di un incontro, di lavoro; ieri non lo sentii, non era nel suo stile non rispondere, mi preoccupai, pur troppo a ragion veduta.
A volte pranzavamo e cenavamo assieme, palavamo di lavoro, di politica, di cultura e di musica una delle sue passioni. Ti raccontai della scelta del mio secondo figlio, di seguire l’accademia di batteria a Milano, eri contento mi incoraggiasti a sostener questa passione di Matteo, fino a propormi di farlo esibire con te e il tuo gruppo su un palco.
Infatti, una sera ricevetti una sua telefonata mi disse: “il 25 marzo suoniamo a Materia, avvisa Matteo”. Questo era Raffaele, la condivisione, il lavoro, la collaborazione in poco tempo si trasformò in amicizia. In Aime avevi contribuito a creare un ambiente sereno, dove al centro, oltre al ruolo che ognuno ricopriva c’era e c’è l’amicizia.
Di questo ne faremo tesoro.
Non posso ancora crederci, mi sembra un altro brutto sogno.
Ciao Raffaele, sarai sempre nel mio cuore e nei cuori dei dirigenti di AIME e di tutti.
Un abbraccio a Michela, oggi hai perso il papà, ma hai avuto, grazie a lui, una vita piena di soddisfazioni, soprattutto un papà attento, buono.
Gianni Lucchina
Segretario Generale di Aime
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