Azzate

Al teatro Castellani di Azzate Silvia Pirori in scena con Butterfly

Il prossimo 4 marzo, in occasione della festa della donna, la compagna Teatro Blu racconterà dell’amore profondo di Cio-Cio-San

04 Marzo 2025

Martedì 4 marzo con inizio alle ore 21, al teatro Castellani di Azzate, Silvia Pirori e il teatro Blu presentano “Butterfly”.

In occasione della Fesa della donna, verrà proposta una delle storie d’amore più profonde che mai siano state concepite, l’opera giapponese da uno studio su “Madame Butterfly” di David Belasco che dopo l’importante tour europeo in Italia, Svizzera, Germania, Francia, Austria, Slovenia torna a Cardano al Campo.

È prevista la partecipazione del soprano giapponese Yoko Takada.

«La nostra Butterfly – racconta Silvia Priori –  è la celebrazione della speranza sul confine fra realtà e illusione, dell’affetto materno fino a giungere all’ autoeliminazione per la felicità altrui. Pinkerton è un ufficiale della marina degli Stati Uniti, che sbarcato a Nagasaki, un po’per vanità e spirito d’avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una geisha quindicenne di nome Cio-Cio-San, termine giapponese che significa Madama (San) Farfalla (Chō), in inglese Butterfly, acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese. Così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell’amato. Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non da solo: accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino, della cui esistenza è stato messo al corrente dal console Sharpless, per portarlo con sé in patria ed educarlo secondo gli usi occidentali. Soltanto di fronte all’evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande illusione, la felicità sognata accanto all’uomo amato, è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver abbracciato disperatamente il figlio, si uccide con una spada donatale dal padre. Tutto si fonde in un solo gesto e in un solo suono, restituendoci l’immagine di una Carmen immensa, alle prese con una storia tragica che aveva diritto ad un finale diverso».

1 Marzo 2025
Redazione VareseNews
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