Alla ricerca dell’uomo ragno: a Gallarate arriva Mauro Repetto
Lo spettacolo teatrale con il fondatore degli 883 è esaurito da mesi, dopo il gran successo della serie tv

Venerdì 4 aprile al teatro Condominio Vittorio Gassman arriva Mauro Repetto, fondatore degli 883 insieme a Max Pezzali, con il suo “Alla ricerca dell’Uomo Ragno”. Un evento, tanto che il teatro è Sold Out da mesi.
La regia è affidata a due eccellenti autori, Stefano Salvati (per tutti i videoclip degli 883) e Maurizio Colombi (produttore di musical di successo e Family Show, già seguitissimi da anni al teatro Condominio). Mauro Repetto racconta la sua storia, la fuga dall’Italia, i suoi perché dei venti anni.
E, soprattutto, offre al pubblico l’interpretazione dal vivo dei più gettonati successi degli 883 entusiasmando tutti.
Sa infatti cantare bene, lui che di solito incideva con Max solo un appoggio di voce nell’inciso e nei cori. Lui, che sul palco oggi butta fuori un’incredibile grinta e una voce potente e intonata.
Senza nulla negare al grande talento di Max Pezzali e alla sua fama, suo amico di ieri e di oggi, è “la voce che non c’era”, nei tanti brani storici patrimonio della musica italiana (che erano anche suoi), riappropriandosene con merito. La ben impostata narrazione del biondino degli 883 è intervallata da hit di successo come “Hanno ucciso l’uomo Ragno”, “Sei un mito”, “Non me la menare”, “Tieni il tempo”, “Nella notte”, “Nord Sud Ovest Est”, “Come mai”, più le capacità vocali in alcuni brani della cantante soul Célie. Mauro lascia persino scoprire a tutti i fans presenti le abili doti di musicista nel brano “Con un deca”, che suona e interpreta meravigliosamente in acustica con la chitarra classica. Una sorpresa dietro l’altra, non manca infatti l’anima oscura dell’Uomo Ragno, quella più dark: lo ascolta, lo stuzzica e lo tormenta.
La stessa messa in scena è sorprendente e inattesa: tre grandi schermi proiettano alle sue spalle filmati degli 883 e video inediti, con molti dei personaggi che hanno fatto parte della loro storia. Come in una fiaba , dallo schermo, figure irreali prigioniere del video si alternano, all’improvviso, diventano reali. Ma non sveliamo che succederà. Sorprende e piace, oltre a questo, scoprire la persona che è: semplice, spiritosa, divertente come allora. Non più un personaggio mitizzato, bensì un artista a 360 gradi che si lascia andare felice perfino tra i suoi noti passi di danza, quelli che facevano urlare di entusiasmo tutte le fan. In molti, all’uscita, si chiederanno: “Perché, tutto quel talento, lo scopriamo solo adesso?”. Forse, chissà, lo saprà l’Uomo Ragno della nota canzone: ma pare sia stato ucciso… chi sia stato, non si sa.
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