Casi di scabbia in aumento tra bambini e ragazzi. Ats Insubria: “Nessun focolaio sul territorio”
Aumentati del 40% i casi tra il 2023 e il 2024 anche per un sistema di rilevazione più preciso. È una malattia infettiva che provoca prurito ma che si risolve velocemente con una terapia mirata. Gli interventi nelle comunità scolastiche

Casi di scabbia in aumento soprattutto tra i più giovani.
Impennata di casi tra il 2019 e il 2024
I dati di Ats Insubria mostrano un’impennata di infezioni dal 2019 a oggi: sei anni fa erano risultati 32 contagi nella fascia 0- 10 anni e 31 in quella 11 – 20. Lo scorso anno i casi sono stati 107 tra i bambini e 217 tra gli adolescenti.
La curva è andata crescendo dal 2021 con 45 casi tra i più piccoli e 780 tra i ragazzi, nel 2022 i contagi dichiarati sono stati 54 sotto i 10 anni e 117 tra gli under 20. Nel 2023 ci sono stati 91 segnalazioni tra i bambini e 120 tra gli adolescenti. Quest’anno si sono registrati già 13 casi contro i 16 che erano stati rilevati nello stesso periodo del 2024.
Tra il 2023 e il 2024 aumento del 40%
Rispetto al 2023, nel 2024 l’aumento di segnalazioni è stato di circa il 40%, ma il dato si spiega anche per l’implementazione di un nuovo sistema di raccolta dei dati SMI. Il nuovo portale regionale SMI ha consentito l’emersione di casi che precedentemente erano trattati senza la segnalazione sul sistema di sorveglianza. Il nuovo modello permette dunque una sorveglianza sanitaria più capillare nell’ottica del contenimento dell’infezione.
Cos’è la scabbia
«La scabbia è una malattia infettiva della pelle contagiosa e facilmente trasmissibile da persona a persona con il contatto fisico diretto e prolungato tra cute e cute, o cute e mucose, o con oggetti personali come lenzuola o vestiti. Il rischio principale è rappresentato dal contatto diretto, come spesso accade specialmente all’interno della famiglia e in tutte le comunità come nelle scuole ad esempio» spiega il personale di Ats Insubria.
Negli ultimi anni, comunque, non sono stati registrati focolai nell’intero territorio.
Come avviene il contagio
Il contatto diretto e prolungato – 15-20 minuti – con una persona già infettata è la modalità più comune di trasmissione della scabbia, che quindi nel periodo invernale si riduce significativamente. Il contagio indiretto è raro, può avvenire attraverso il passaggio dell’acaro dalla biancheria e dalle lenzuola se sono stati contaminati da poco dal malato.
Sintomi
Il prurito intenso spinge il soggetto interessato a grattarsi ed è questo il sintomo più diffuso.
Terapia – cura
ATS Insubria, in caso di sospetta malattia, raccomanda di rivolgersi al Medico di Medicina Generale o al Pediatra di Famiglia. Il trattamento della scabbia si basa su terapie orali o sull’applicazione di prodotti che uccidono l’acaro responsabile del prurito. È una malattia contagiosa, ma per la quale si dispone di farmaci efficaci, che consentono la cura in modo risolutivo e in tempi ristretti.
Informativa alla comunità scolastica
Data la giovane età, per ogni caso viene allertata la comunità scolastica: « L’informativa ai genitori e ai Pediatri di libera scelta o ai medici di medicina generale, dei soggetti frequentanti la collettività scolastica, ha una funzione perlopiù precauzionale per intercettare eventuali casi secondari prima che si diffonda la malattia in comunità scolastica. Ad eccezione degli asili nido e scuole dell’infanzia, in cui per l’età dei bambini e per i tipi di contatto (i bambini si sdraiano su tappetini comuni o stanno in braccio agli educatori con contatti cute-cute), si rileva un rischio maggiore di possibile diffusione e nei quali proponiamo anche un trattamento profilattico topico cutaneo per tutti i contatti, per gli altri ordini di scuola il rischio teorico di contagio tra compagni di classe è molto basso e attiviamo pertanto, in linea con i protocolli vigenti, la sola informazione e sorveglianza da parte delle famiglie dei PLS e MMG.
In ogni caso indichiamo, anche alle scuole interessate da un solo caso di scabbia, le misure di bonifica ambientale a scopo preventivo».
«Per le prime 24 ore del trattamento è fondamentale che le stesse rimangano in isolamento, in modo da non diffondere il contagio. Il rientro nella comunità scolastica può avvenire dopo l’avvenuto trattamento o secondo indicazioni mediche» spiegano dalla direzione di ATS Insubria.
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