Com’è messo l’ospedale di Gallarate oggi? Obiettivo Comune chiede risposte
Dopo la manifestazione del 2023, dopo la petizione alla Regione, la lista civica lancia una nuova fase. Anche questa volta fuori dal consiglio comunale

«Sentiamo la responsabilità di molte persone che ci chiedono aggiornamenti sulla situazione dell’ospedale cittadino», dice Massimo Gnocchi.
Affiancato dalla squadra di Obiettivo Comune Gallarate, sul tavolo il consueto plico di documenti e mail stampate, il consigliere comunale annuncia una nuova fase di mobilitazione sul tema della salute.
«Dopo l’archiviazione della petizione [a Regione Lombardia] ci siamo chiesti cosa fare per l’ospedale. Si parla molto del futuro, ma non si parla del presente drammatico dell’ospedale. Per questo abbiamo scritto una Pec alla direttrice Bianchi, chiedendo un incontro o una risposta scritta».
Nelle settimane passate Ocg aveva confidato nelle risposte e preso positivamente la disponibilità arrivata dalla direzione aziendale. «Purtroppo l’incontro con la Dg è stato rinviato due volte, la prima al 25 febbraio e la seconda all’11 marzo. A quel punto abbiamo ripreso carte e penna. Confidiamo in una risposta da parte della DG, che ha dimostrato sensibilità. È un tecnico e dà risposte dal punto di vista tecnico», puntualizza Gnocchi, attento a non rovesciare sul tecnico le responsabilità che sono anche dei vertici politici.
«Prima raccontiamo la verità, meglio è per tutti», dice ancora Gnocchi, convinto che non si possa mettere tra parentesi il tema dell’offerta attuale, al di là dell’ospedale unico che richiederà almeno quattro anni e mezzi di lavoro.
«Quale è il senso di ristrutturazione ad esempio del ps e del padiglione polimedico? Parliamo di dieci milioni totali»
Le domande di Obiettivo Comune Gallarate sull’ospedale Sant’Antonio Abate
1- in riferimento alla questione del PS in ristrutturazione al s. Antonio Abate, quale coerenza esiste tra lo stesso ed il progetto dell’Ospedale unico ovvero ha senso ristrutturare il PS per poi chiuderlo a breve? Il completamente “nuovo” reparto di rianimazione ed emodinamica quale tipo utilizzo ha ora ed avrà in futuro?
2- quali saranno gli effettivi servizi sanitari pubblici che resteranno nel dismettendo nosocomio gallaratese? Sono gli stessi riferiti durante la sua audizione in commissione sanità a Gallarate nell’ottobre 2024?
3- sono state fornite ad Arexpo le vostre indicazioni per procedere alla fase finale dello studio di rigenerazione urbana da inserire nell’ADP sul destino dell’ospedale? in tal senso vi sono state fornite le indicazioni legate alla mozione votata dal consiglio comunale di Gallarate del 31-7-2024?
4- attualmente quanti gettonisti sono presenti in “servizio” al s. Antonio Abate?
Come si pensa di far fronte ai continui congedi/dimissioni del personale ovvero quali sono documentalmente gli esiti degli ultimi concorsi indetti per l’arruolamento di nuovi medici e quale è il numero di medici in servizio a tutt’oggi rispetto allo stesso giorno del marzo 2024?
5- quale è attualmente la situazione dei reparti di senologia e di radiologia nonchè in generale degli altri reparti ancora esistenti? In tal senso l’avvicendamento professionale del dott. Schieppati con la d.ssa Crespi avrà un peso in questa evoluzione?
6- quale strategia esiste -e se si quale è schematicamente-per procedere ad una dismissione soft dell’ospedale ovvero verranno garantiti almeno i servizi attualmente disponibili ancorchè non completi sino alla chiusura (che personalmente spero non avvera mai) del nosocomio gallaratese?
Una nuova manifestazione?
È una fase intermedia, nel dibattito – a tratti acceso – sull’ospedale unico e sulla offerta locale.
Ocg riprende la battaglia attraverso un’iniziativa fuori dal consiglio comunale: come su altri ambiti, le forze di opposizione gallaratesi hanno messo un po’ da parte le mosse in consiglio, di fronte al muro-contro-muro visto l’estate scorsa e che non lascia margini.
Spazio per un’iniziativa pubblica?
«Una nuova manifestazione importante potrebbe servire» mette sul piatto Gnocchi. Che però si muove con prudenza: «La manifestazione di due anni fa è riuscita perfettamente perché era di gente normale. Oggi la gente è arrabbiata e anche sfiduciata. Non sappiamo come risponderebbe. Il rischio è di sentirsi dire: tanto fanno sempre come vogliono».
Ocg per ora si muove con l’iniziativa di pressione per avere risposte. Il tema, per il resto, rimane centrale nell’azione della lista civica.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
UnoAcaso su Una battaglia contro il tempo: incontri a Varese per affrontare il flagello del Fentanyl
Felice su Google addio? “Vi racconto perché cercare un Pc per mio figlio mi ha aperto gli occhi sull’internet che sta cambiando“
Felice su Schianto in provincia di Como nella notte, due morti in un incidente nella galleria di Pusiano
Felice su "Sarà contattata a breve": in attesa da 14 mesi di un'operazione ancora non sa quando verrà chiamata
Orlando Mastrillo su La piscina di Busto Arsizio riparte per l'estate ma solo all'aperto. Per le vasche interne tempi lunghi
Nick73 su La piscina di Busto Arsizio riparte per l'estate ma solo all'aperto. Per le vasche interne tempi lunghi
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.