Dopo Cracco, Mc Donald’s. La campagna di Ultima generazione “Giusto Prezzo” arriva a Varese
Cinque attivisti della campagna “Il Giusto Prezzo” sono entrati nel fast food di via Bolchini per protestare contro lo sfruttamento nel sistema alimentare. Sul posto è intervenuta la polizia per identificare i partecipanti

Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle ore 13.30, cinque attivisti della campagna “Il Giusto Prezzo” promossa da Ultima Generazione hanno fatto irruzione nel ristorante McDonald’s di Varese Stadio, in via Giuseppe Bolchini. I manifestanti hanno esposto striscioni con le scritte “Il Giusto Prezzo” e “Ultima Generazione”, distribuendo volantini ai clienti e avviando un confronto diretto per denunciare le criticità ambientali, sanitarie e sociali legate al sistema alimentare promosso dalla catena multinazionale statunitense.
Secondo quanto riportato nel volantino, l’azione intendeva portare l’attenzione pubblica sulle conseguenze della produzione industriale di carne, tra cui deforestazione, allevamenti intensivi, emissioni di CO₂ e sfruttamento della manodopera, sia in Italia sia nei Paesi del Sud globale. Al centro della protesta anche la collaborazione tra McDonald’s e Inalca, azienda italiana del settore carni accusata dagli attivisti di essere parte integrante di un sistema insostenibile. Durante l’azione è intervenuta la polizia, che ha identificato i partecipanti. Nessun disordine particolare è stato segnalato.
Nel corso della manifestazione, è stata letta anche una dichiarazione di Paolo, 23 anni, cuoco locale ed ex dipendente di McDonald’s, che ha denunciato le condizioni di lavoro nel settore: “Un lavoratore da McDonald’s guadagna appena 6,50 euro all’ora. È un compenso miserabile, a fronte di ritmi estenuanti e condizioni di sfruttamento. Dietro ogni hamburger c’è una filiera di lavoratori invisibili, senza diritti, e un sistema che ci vende cibo che ci fa ammalare”.
L’azione si inserisce nella più ampia campagna “Il Giusto Prezzo”, avviata da Ultima Generazione per chiedere un cambiamento radicale nel sistema agricolo e alimentare. Tra le rivendicazioni principali: protezione dei raccolti, messi a rischio dalla crisi climatica, riequilibrio dei prezzi alimentari, per garantire equità tra produttori e consumatori e tassazione degli extraprofitti delle multinazionali e della grande distribuzione, ritenuti responsabili della crisi ecologica ed economica in atto.
La protesta va a rispondere anche a una recente dichiarazione del professor Roberto Burioni, che, dopo un’azione di Ultima Generazione presso il ristorante di Cracco, aveva ironicamente invitato gli attivisti a protestare da McDonald’s. “Curioso – scrivono – che un uomo di scienza suggerisca McDonald’s come soluzione per le famiglie italiane, ignorando gli effetti del cibo ultra-processato e lo sfruttamento alla base di questo modello”.
L’iniziativa ha riacceso il dibattito sul rapporto tra crisi climatica, alimentazione e giustizia sociale, temi sempre più al centro delle proteste dei movimenti ambientalisti.
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