Dopo la sospensione dell’incontro a Gallarate, Max Felicitas va al Pirellone
Edoardo Barbares, fuori dal suo personaggio professionale, ha chiesto un incontro al consigliere regionale di Forza Italia nel Varesotto, Giuseppe Licata. Il forzista: "Sul caso decida il mondo della scuola, senza pressioni della politica"

Dopo il gran clamore suscitato dalla sospensione («censura», denuncia il protagonista) a Gallarate, Max Felicitas non vuole chiudere la polemica. E bussa persino alla porta del Pirellone, per far spiegare le sue ragioni.
Attraverso i social professionali, Edoardo Barbares ha riepilogato con toni pacati, in un video, gli elementi di una vicenda che considera discriminatoria, la sospensione dell’incontro dopo la denuncia del movimento Pro Vita. Ma poi ha voluto spiegarle anche al mondo della politica, dopo che anche la politica lombarda – con l’assessora alla Cultura Francesca Caruso, gallaratese – ha detto la sua sul tema.
Così Max Felicitas è stato ricevuto da un consigliere regionale, Giuseppe Licata di Forza Italia. «Stamattina ho incontrato in Regione, in maniera informale, Edoardo Barbares e il suo avvocato» spiega il consigliere del Varesotto, citando il nome vero di Max Felicitas . «Un incontro che mi hanno chiesto loro: io non ho voluto sottrarmi al confronto. Ho appurato che Edoardo ha tutte le migliori intenzioni, nel voler affrontare il bullismo di cui sia stato vittima da ragazzino. È un tema che ha portato in tante scuole».
L’incontro di Edoardo Barbares al “Ponti” di Gallarate – per ora – non è stato cancellato: la comunicazione informale dell’ufficio scolastico regionale al dirigente dell’istituto parlava infatti di “sospensione“.
Licata misura con attenzione le parole e riporta la polemica all’ambito in cui è nata: «È bene che sia il mondo della scuola a decidere su questo incontro, senza pressione e strumentalizzazioni dalla politica. La scelta – chiarisce – è dell’ufficio scolastico regionale, che è articolazione locale del Ministero dell’Istruzione, non di Regione Lombardia che non ha competenza. Sono sicuro che il mondo della scuola saprà valutare correttamente come affrontare i temi importanti con le migliori modalità, coniugando l’appropriatezza dei contenuti e la capacità comunicativa in grado di coinvolgere i ragazzi».
Una dichiarazione che dal lato appare divergente dalla forte presa di posizione di un altro pezzo della maggioranza di Regione (l’intervento di Francesca Caruso), dall’altro chiede una valutazione laica ed equilibrata sull’incontro tra i ragazzi ed «Edoardo Barbares».
Il “caso”, in ogni caso, continua a suscitare dibattito e polemiche online. Come detto Barbares – nei “panni” di Max Felicitas – è intervenuto anche oggi con un video sui suoi social: ha parlato di «dichiarazioni totalmente errate» su di lui, ha ribadito che voleva «mandare messaggi ai ragazzi solamente positivi, di bullismo e come combatterlo, di revenge porn e come evitarlo, di come tutelarsi dallo stalking».
«Sono stato giudicato non per il messaggio che volevo portare ma per quello che sono», ha ribadito. E si è detto «pronto a scendere in tutte le piazze e davanti a tutte le scuole», per portare avanti un messaggio «contro le discriminazioni e i pregiudizi, a favore per libertà».
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