Gru coronata in fuga alla Schiranna, lo Zoo di Varese: “Sta bene, ma per ora non torna a casa”
Da giorni attira fotografi e curiosi al Lido della Schiranna. Il responsabile dello Zoo di Varese spiega perché non è ancora rientrata
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(Foto di copertina di Loredana Cassetta da Oggi nel Varesotto)
L’avete immortalata in tanti, in foto e video, e lo fate da diversi giorni: la “diva” del momento è una gru coronata africana che staziona sulle sponde del Lago di Varese, nei pressi del Lido della Schiranna, attirando la curiosità di passanti e fotoamatori.
Ma da dove arriva, e perché è ancora lì? Ce l’ha spiegato Giambattista, responsabile dello Zoo di Varese, che ha confermato come l’animale raro provenga proprio dalla loro struttura, a pochi passi dal lido di Schiranna, e si sia allontanato in seguito a un incidente: «Una volpe ha rotto la rete di protezione – spiega – Era già capitato in passato, ma in quell’altro caso la gru era presto tornata “a casa”. Ora però la gente la segue e le dà pure da mangiare, quindi non ci pensa affatto a tornare da noi, almeno per ora».
I padroni, impossibilitati a prenderla, si limitano per ora a monitorarla continuamente: «Andiamo a controllare che sia lì ogni mattina e ogni sera. Abbiamo provato un paio di volte a prenderla con iil retino, ma appena lo vede si alza in volo e se ne va. Per questo ci limitiamo per ora a monitorare la situazione, mentre abbiamo spostato nelle voliere esterne le altre sue “compagne” nella speranza che ci pensino loro a richiamarla».
Per chi si preoccupa per l’animale, non ci sono quindi pericoli: «Innanzitutto, la specie è africana ma quell’animale l’Africa non l’ha mai vista: è nato e cresciuto in cattività, e quindi perfettamente abituato alle temperature della zona – spiega Gianbattista – Non è nemmeno un problema l’approvvigionamento del cibo: se glie ne danno lo accetta, ma è in grado nella zona di procurarselo anche da sola».
Resta il fatto che la gru coronata africana, a cui l’esemplare appartiene, è una specie protetta e in via di estinzione: l’esemplare “in fuga” è perciò identificabile grazie a un anello inamovibile, che funge da “passaporto” per l’animale: non si può quindi trafugare senza incorrere in pesanti sanzioni penali. Lo Zoo di Varese ha già segnalato l’accaduto agli enti competenti, tra cui la Provincia e l’Ufficio caccia e forestale, per garantire la sicurezza della gru e favorire un rientro in condizioni ottimali.
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