Hands “solista del mitra” ma i compagni non lo seguono in attacco

L'americano è il solo a garantire punti. Qualche sprazzo da Kao e da Mitrou mentre il tandem Librizzi-Tyus non combina nulla di buono

Openjobmetis Varese – Unahotels Reggio Emilia

AKOBUNDU EHIOGU 6 – Appena 4 rimbalzi in 25′ di gioco sono pochi, troppo pochi per un pivot che sfiora i 2,10 e salta come un canguro con le molle. Però, al di là dell’impegno, va detto che con la gestione Kastritis, Kao sembra assumere le sembianze del giocatore di basket. Non del tutto, non ancora, però resta sul parquet con maggiore logica rispetto al passato. Difetti e problemi sono ancora tanti (riceve in faccia l’assist più bello della serata, di Mitrou) ma si sbuccia le ginocchia e costringe gli avversari a tenere gli occhi aperti.

ALVITI 5 – Raro passaggio a vuoto per Davide che, da buon tiratore, non rinuncia nei tentativi neppure quando capisce che la mano non è quella dei giorni migliori. Imbuca subito una tripla, l’altra arriva nel secondo periodo ma il suo contributo all’attacco si ferma a quei 6 punti, la metà – o forse meno ancora – rispetto alle attese. Pare quasi accusare lo sforzo per dover lavorare in zone di campo che di solito non sono le sue, tanto in attacco quanto in difesa. Inserendo un’altra ala, dovremmo tornare all’Alviti di sempre. Ammesso che ciò accada.

MITROU LONG 5,5 – L’impressione che debba troppo spesso cantare e portare la croce. Ovvero gestire la palla ma anche arrivare alla conclusione un po’ perché Reggio taglia i rifornimenti a Hands, un po’ perché gli altri compagni hanno mani troppo fredde per affidarsi a loro. In difesa lavora duro, in attacco vive un po’ di sprazzi, con qualche palleggio e qualche titubanza di troppo quando forse servirebbe attaccare l’area con più convinzione. Resta una pedina importante e ottima da spendere, ma ha fatto meno bene delle due gare precedenti.

BRADFORD 5 – Alla voce “coperta corta” in casa Openjobmetis c’è la situazione che costringe Desonta e Alviti a giocare troppo spesso fuori posizione. Il tabellino di Bradford è ancora un deficit: 2 su 10 al tiro e un solo rimbalzo in quasi 25′ di gioco. Quando ci si chiede il perché di un punteggio di squadra bassissimo e di un crollo nella lotta sotto i tabelloni, il numero 8 diventa il testimonial perfetto.

TYUS 4,5 – Rivaleggia con Librizzi per la palma di peggiore in campo, ma forse la cosa più rilevante non è questa, bensì il fatto che sette giorni dopo Casale il vecchio Alex è ancora dietro alla lavagna. Aveva mostrato segnali incoraggianti nel recente passato, è tornato a essere il “troppo veterano”, uno che gioca ancora ma sembra che abbia già dato l’addio. Tre rimbalzi, tre perse: da uno d’esperienza sono cose che non ti aspetti.

Settebrutto Openjobmetis: l’attacco non gira, Reggio Emilia espugna Masnago

LIBRIZZI 4,5 (IL PEGGIORE) – Se non è la sua peggior partita in Serie A, ci siamo vicinissimi e per descriverla c’è l’imbarazzo della scelta. Si va dall’1 su 3 ai tiri liberi (unico suo punto, tra l’altro…) in un momento delicato fino all’uscita per sei falli – dopo il quinto arriva anche il tecnico – che di sicuro non aiuta a rasserenare l’ambiente. Serata completamente da dimenticare anche per uno come lui che non ha mai tirato indietro la gamba.

VIRGINIO 6 – Kastritis gli dà minuti di prospettiva, perché finché il mercato tace servono anche i suoi centimetri. Due belle triple a segno d’incoraggiamento, ma purtroppo il risultato era già scritto.

ASSUI 5 – Eccellente contro Tortona, e forse anche per questo una squadra tosta ed esperta come Reggio Emilia gli ha preso per tempo le misure. La partita non lo aiuta: mai un’occasione per il suo tiro pesante ben bilanciato e troppi accoppiamenti difficili, anche dal punto di vista fisico, con gli avversari. In pratica sparisce dal campo: nulla di sorprendente per un ragazzo alle primissime armi in Serie A, ma in questo momento anche lui deve essere un fattore per una Openjobmetis che ha bisogno di trarre spunti positivi da tutti. A prescindere da età ed esperienza.

HANDS 6,5 (IL MIGLIORE) – In un digiuno quaresimale quale è l’attacco di Varese, il numero 50 è l’unico a nutrirsi di punti, anche se non sempre con la dovuta continuità perché la difesa emiliana lavora bene ai suoi fianchi. Quando la OJM però ha degli sprazzi buoni, la mano di Hands c’è sempre e nel secondo quarto c’è anche un po’ di regia quando Mitrou va a rifiatare in panchina. E’ anche il migliore a rimbalzo dell’intera squadra con 6: bravo lui, ma gli altri non pervenuti. Solista del mitra.
MVP Confident per i lettori della nostra #DirettaVN

Kastritis: “Non è il momento della frustrazione, sono convinto che la vittoria arriverà”

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

VareseNews è da anni una realtà editoriale, culturale e sociale fondamentale per il territorio. Ora hai uno strumento per sostenerci: unisciti alla membership, diventa uno di noi.

Pubblicato il 16 Marzo 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.