I futuri medici di famiglia preoccupati: “Il ruolo unico non può essere imposto. Pronti alle vie legali”

I medici corsisti del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale sollevano una serie di obiezioni dopo l'annuncio che il nuovo modello contrattuale di 32 ore sarà applicato con il prossimo bando

medico

Il ruolo unico, per il medico di medicina generale, è l’inquadramento, ai sensi dell’art.32 comma 8 introdotto dal nuovo contratto nazionale, secondo cui i medici di medicina generale che entreranno in servizio con il prossimo bando regionale dovranno optare per un monte ore a cavallo tra l’attività ambulatoriale e compiti all’interno delle case di comunità. Il nuovo modello prevede 32 ore settimanali da svolgersi totalmente con i propri assistiti, se si supera il numero di 1500 pazienti, oppure con una forma ibrida tra studio e casa di comunità assumendosi compiti all’interno dell’organizzazione dell’azienda ospedaliera.

Il bando promosso dall’Asst Sette Laghi nel febbraio scorso, e destinato a quanti già svolgono l’attività di medico del territorio, non ha riscosso grande partecipazione. Ora pubblichiamo le considerazione dei medici in formazione a cui, obbligatoriamente, entreranno con il ruolo unico.


La presente per comunicare da parte di tutti gli scriventi (corsisti del CFSMG)  la forte perplessità circa i nuovi sviluppi verso cui sembra stia vertendo la  medicina generale.
Certi della volontà dei sindacati di migliorare la professione, rimaniamo comunque al momento affatto convinti dei cambiamenti che  si profilano per il futuro.

Le nostre preoccupazioni vertono, per esempio, su  temi come:

Impossibilità di garantire le ore previste dal ruolo unico in CdC, dato il già oneroso impegno orario che sappiamo bene che la nostra professione di MMG richiede.

Difficoltà organizzative nel garantire ore in CdC, non solo in termini di tempo (come già citato), ma anche in termini di logistica – molti studi medici risultano topograficamente lontani dalle CdC; ciò sottrarrebbe ulteriore tempo prezioso all’attività della medicina generale.

Impossibilità di garantire agli assistiti l’adeguata disponibilità e attenzione per le loro cure (un carico che, di nuovo, sappiamo bene essere in crescendo negli ultimi anni, dato l’aumento costante delle cronicità e complessità cliniche).

Gestione delle sostituzioni per ferie e malattia: trovare un sostituto è  già arduo con le modalità odierne, se il sostituto dovesse anche garantire ore extra oltre a quelle di studio, temiamo possa diventare del tutto impossibile  trovarne di disponibili. E se invece per ferie e malattia si trovasse la  disponibilità dei colleghi di studio, come potrebbero mai loro garantire anche  le ore extra di un secondo medico?

Queste sono solo alcune delle tante tematiche che ci preoccupano profondamente, tanto da spingerci a valutare valide alternative alla medicina generale, la quale se attuata con le proposte che si sono profilate finora, rischia di diventare incompatibile con un’accettabile qualità di vita professionale.

Come corsisti, quando abbiamo accettato la convenzione tali cambiamenti non erano compresi nel contratto. I termini del contratto non prevedono una nuova  firma con nuovo contratto al momento del diploma, al contrario è prevista una  “tacita conferma” dello stesso, che passerà automaticamente a tempo indeterminato al conseguimento del diploma. Al contrario, il contratto in essere decade solo per mancato conseguimento del diploma.

Sulla base di questo assunto, chiediamo fermamente che venga rispettata anche  per noi corsisti la libertà individuale di scegliere indipendentemente se accedere a ruolo unico, o mantenere la vecchia impostazione (quella che abbiamo  accettato di assumere nel momento in cui abbiamo firmato la convenzione e per la quale siamo disposti a discuterne nelle sedi competenti).

Gentilmente chiediamo che vengano rispettati i nostri diritti come lavoratori, al fine di evitare un’ulteriore fuga futura dalla medicina  generale, già di per sé ampiamente sofferente della mancanza di professionisti.

Informiamo che siamo pronti a ricorrere a vie legali qualora dovesse prospettarsi un’inadempienza al contratto da noi stipulato tramite un passaggio NON AUTORIZZATO al ruolo unico.

Ringraziando per l’attenzione, porgiamo cordiali saluti.

Dott.ssa Rachele Galli

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Marzo 2025
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