Il comprensivo Carducci di Gavirate alla scoperta della Camargue: il francese torna protagonista
Gli studenti delle quattro classi terze hanno visitato il sud del paese mettendo in pratica quanto appreso in classe. Un'iniziativa sostenuta dalla dirigente per rilanciare lo studio del francese

Quest’anno l’Istituto Comprensivo “Carducci” di Gavirate, ha ripreso le visite di istruzione all’estero, offrendo agli studenti delle classi terze un viaggio immersivo di tre giorni in Camargue, nel sud della Francia.
Un’esperienza all’insegna della lingua e cultura francese, pensata per arricchire il percorso di apprendimento e favorire un contatto diretto con le tradizioni e la storia del territorio francese.
L’iniziativa, fortemente voluta dalla professoressa di francese Michela Ricotti, è stata resa possibile grazie al supporto dell’Istituto e della Dirigente Maria Grazia Barone, con l’obiettivo di rilanciare l’interesse per il francese, una lingua che negli ultimi anni ha visto diminuire la sua diffusione nelle scuole secondarie. Un impegno che non si è limitato solo al viaggio in Camargue, ma che si è esteso anche ad altre iniziative culturali e didattiche.
Tra queste, il teatro interattivo, con la compagnia francese “Le Théâtre Français” , che il 10 febbraio è stata ospitata dall’Istituto nell’Auditorium per mettere in scena lo spettacolo “Sur la route des Symboles Français”. Lo spettacolo, coinvolgente e dinamico, ha visto la partecipazione di tutte le classi che studiano francese, dalle prime alle terze, offrendo agli studenti un’occasione unica per apprendere la lingua in modo divertente.
Un viaggio tra cultura e apprendimento

Per consentire una migliore organizzazione , gli studenti sono stati suddivisi in due gruppi: il primo, composto dalle classi 3A e 3C, è partito il 26 febbraio, mentre il secondo, formato dagli di studenti di 3 B e 3D, ha intrapreso il viaggio il 12 marzo. Ad accompagnare gli studenti e le studentesse un team di docenti che ha guidato e affiancato i partecipanti in ogni fase del viaggio, condividendo con loro questa esperienza formativa :Prof.ssa Michela Ricotti, promotrice dell’iniziativa, Prof.ssa Elena Invernizzi, Prof. Emanuele Prina, Prof. Andrea Castelli , Prof.ssa Sharon Simbula, Prof.ssa Chiara Mauri, Prof.ssa Lucia Giamberini e Prof. Gionatan Farigu.
Durante il soggiorno, i ragazzi e le ragazze hanno avuto modo di praticare il francese in situazioni reali, interagendo con madrelingua e scoprendo la cultura locale. L’esperienza ha permesso loro di vivere la lingua al di fuori dell’aula, rendendo l’apprendimento più concreto e coinvolgente.
La prima tappa è stata Arles, città simbolo della Provenza e fonte d’ispirazione per Vincent Van Gogh. Qui, i ragazzi hanno visitato alcuni dei suoi luoghi preferiti, tra cui il celebre Caffé di van Gogh, dove l’artista trascorse parte del suo soggiorno in città, e hanno avuto modo di approfondire le opere realizzate nei diciotto mesi arlesiani. Il viaggio nel passato è proseguito con la scoperta delle imponenti vestigie romane, tra cui l’Arena, il Teatro antico, la chiesa di Saint Trophime, con i suoi splendidi rilievi scultorei.
Dopo Arles, il gruppo si è spostato verso Saintes-Maries-de la Mer, pittoresco villaggio affacciato sul mare e cuore pulsante della Camargue, noto per le sue tradizioni e la forte identità culturale.
Il viaggio ha poi riservato un’esperienza straordinaria: la visita al Parc Ornithologique de Pont de Gau, dove gli studenti hanno potuto ammirare da vicino i celebri fenicotteri rosa, simbolo di questa terra selvaggia e incontaminata.
L’ultima tappa è stata Avignone, città dei Papi e patrimonio dell’UNESCO. Qui gli studenti hanno esplorato l’imponente “Palazzo dei Papi”, scoprendo la storia di questa residenza medievale attraverso un’esperienza interattiva.
Grazie all’uso di tablet multimediali, hanno potuto vedere ricostruzioni digitali degli ambienti com’erano in epoca medievale e partecipare ad una coinvolgente caccia al tesoro, rendendo la visita ancora più coinvolgente e realistica.
Un viaggio che ha saputo unire arte, storia e natura, offrendo agli studenti l’opportunità di vivere la lingua francese sul campo e di portare a casa non solo nuove conoscenze, ma anche ricordi preziosi di un’esperienza che ha saputo coniugare apprendimento e divertimento.
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