Il dirigente della scuola sul caso Max Felicitas: “La scuola strumentalizzata, potevano chiederci un incontro”

Massimo Angeloni, preside del Ponti, spiega di aver valutato con attenzione l'incontro, proposto dai ragazzi e inserito in un percorso. "Perché al liceo Parini di Milano non crea problemi e al Ponti sì?"

Massimo Angeloni Ponti Gallarate

«Io credo che noi siamo stati strumentalizzati per avere visibilità. E non mi pare l’abbia fatto Edoardo».
Massimo Angeloni, dirigente dell’istituto superiore Ponti di Gallarate, difende la sua scuola e il lavoro dei ragazzi, nella polemica scatenata sull’incontro con Edoardo Barbares, il pornoattore (in arte Max Felicitas) che avrebbe dovuto parlare del bullismo che ha subìto e imparato a contrastare.

Angeloni spiega di aver valutato con attenzione «la proposta da parte dei ragazzi», consapevole che potesse essere utile «parlarne con persone che avevano una certa presa» sugli studenti, ma senza sottovalutare. «Il fatto che i ragazzi lo conoscessero già mi ha preoccupato ancora di più: io avrei presidiato tuto l’incontro». Il nome di Max Felicitas non è mai stato usato dalla scuola, «abbiamo sempre usato il suo nome vero», a rimarcare che interveniva della sua esperienza di bullismo e che non si cercava alcuna visibilità “esterna” alla scuola.

Il dirigente – che guida una scuola con 2200 tra ragazzi e studenti adulti, 300 docenti, cento altri collaboratori amministrativi e tecnici – ha colto la possibilità di ascolto che Edoardo Barbares poteva avere cogliere dai ragazzi con un messaggio positivo, come con ogni altro ospite (l’ultimo prima di questi giorni è stato don Claudio Burgio, che ha portato anche le storie di riscatto dei trapper passati dal carcere).
«Ma vi pare che lo avrei fatto parlare del porno? La mia intenzione è sempre stata salvaguardare i ragazzi. A me dispiace che in questa vicenda nessuno mi abbia chiesto spiegazioni. Perché questo Movimento Pro Vita non mi ha chiesto un confronto? Una scuola non può essere trattata così senza prima essere interpellata: nella loro posizione ci sono delle falsità».

Max Felicitas a Gallarate incatenato fuori dall’Isis Ponti: “Libertà, libertà”

«Avrebbero potuto far partecipare i ragazzi a un dibattito. Per fare poi magari un debate animato dagli stessi ragazzi». Al suo fianco ha anche i due rappresentanti d’istituto, che bene hanno saputo gestire – con gli insegnanti – la presenza di Max Felicitas lunedì mattina: gli studenti all’aperto hanno incontrato il pornoattore “imbavagliato”, ma poi sono entrati per le lezioni.

E da ultimo Angeloni si lascia anche andare ad una osservazione ulteriore: «Al Parini [tra i più blasonati licei di Milano, ndr] non c’è stato alcun problema, così come in altre scuole. Mi chiedo perché al Parini non è successo nulla e invece al Ponti sì».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 03 Marzo 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.