Il Patto per il Nord parte da Caronno Varesino: “Non siamo il partito del ponte sullo Stretto”
Un centinaio di persone ha partecipato al primo incontro organizzato nel comune che un tempo fu regno leghista. Messaggio chiaro: "Il futuro della provincia di Varese deve essere deciso in provincia di Varese"

Prima il Nord. Torna il vecchio slogan e a gridarlo, di nuovo, forte e chiaro sono vecchi esponenti della Lega che in quel partito non si riconoscono più.
Il messaggio, uscito dalla prima convention a Caronno Varesino del Patto per il Nord, è questo: il futuro della provincia di Varese deve essere deciso in provincia di Varese
Il Patto per il Nord ha esordito con un evento che ha segnato l’inizio di un percorso che, sperano i fondatori, porti a un radicamento sul territorio forte e deciso. Accolto con grande entusiasmo Paolo Grimoldi, tra i primi colonnelli della vecchia Lega.
Ad aprire la serata è stata Lisa Molteni, referente del Patto per il Nord per la provincia di Varese e una delle fondatrici dell’Associazione. Nel suo intervento, ha ribadito con forza il senso dell’incontro:
«Noi oggi siamo qui non per parlare di politica come la intendono a Roma, ma per riaffermare il diritto dei nostri territori a decidere per sé stessi. Siamo qui perché crediamo in un Nord che si autodetermina, che riprende in mano il proprio destino.»
Qualcuno, ha detto ancora Molteni, avrebbe diffidato i cittadini dal partecipare all’incontro: «Ma chi si sente di avere questa autorità per dire a qualcuno di non partecipare a un’associazione che si occupa di territorio? Ecco, qui sta la differenza tra chi vuole costruire e chi vuole controllare. Noi vogliamo costruire, quindi noi partecipiamo a tutte quelle che sono le iniziative che riguardano il benessere e il futuro dei nostri territori. Il Patto per il Nord è un’associazione che si muove anche sulla provincia di Varese, non stiamo certo aspettando un timbro di approvazione da qualche scrivania polverosa».
All’evento hanno partecipato esponenti del movimento autonomista: gli onorevoli Paolo Grimoldi, Roberto Bernardelli, Giancarlo Pagliarini, Angelo Alessandri, Roberto Cenci, ex Cinque stelle, esperto ambientale, Monica Rizzi, ex assessore di Regione Lombardia, Dario Soma, responsabile per la provincia di Varese. A fare gli onori di casa Raffaella Galli, vice-referente della provincia di Varese per l’Associazione Patto per il Nord e membro della consulta delle donne.
L’onorevole Roberto Bernardelli ha centrato il suo intervento sull’importanza di riscoprire l’identità del Nord e di perseguire con determinazione l’autonomia delle regioni settentrionali. Ha sottolineato come il Patto per il Nord rappresenti una risposta concreta alle esigenze dei territori del Nord, spesso trascurati dalle politiche centraliste. «L’Italia è un Paese che ha sempre guardato al Nord solo per prenderne le risorse, senza mai restituire nulla. Noi vogliamo un Nord forte, che decide per sé stesso e che non accetta più di essere usato come bancomat dallo Stato centrale.»
L’onorevole Giancarlo Pagliarini, ha offerto una disamina tecnica sul federalismo: «Il vero federalismo non è uno slogan, ma un sistema di governo che permette alle comunità locali di gestire le proprie risorse senza dover aspettare il consenso di Roma. Dobbiamo riprendere il controllo del nostro futuro, con regole chiare e un’autonomia fiscale reale.»
Pagliarini ha spiegato che “il federalismo permette una gestione più vicina alle esigenze dei cittadini, promuovendo responsabilità e trasparenza nelle amministrazioni locali. Ha inoltre sottolineato l’importanza di una riforma fiscale che consenta alle regioni di trattenere una quota maggiore delle risorse generate, per reinvestirle sul territorio e migliorare i servizi ai cittadini”.
Tra gli interventi più apprezzati della serata, quello del professor Roberto Cenci. Cenci ha posto l’accento sulle sfide ambientali attuali, sottolineando come molte delle criticità che oggi stanno emergendo fossero già state previste anni fa nei suoi studi: «Il futuro dell’ambiente è il futuro delle nostre comunità. Se non agiamo ora, tra pochi anni sarà troppo tardi. Il nostro territorio ha risorse uniche, ma senza politiche adeguate rischiamo di compromettere irrimediabilmente ciò che la natura ci ha donato.»
Raffaella Galli ha sottolineato il ruolo centrale delle donne nella società e nella politica: «Le donne non sono semplici spettatrici della politica e dell’economia locale, ma motori di cambiamento. La loro capacità di amministrare con determinazione e intelligenza è un elemento che non può più essere trascurato.»
Il suo intervento ha ricevuto un caloroso applauso, anche perché Raffaella Galli giocava in casa, in una serata che ha visto la presenza del ex sindaco leghista Mario De Micheli, passato tra le fila di Fratelli d’Italia, che ha ospitato l’evento. Il gruppo di de Micheli ha vinto e amministrato per 25 anni consecutivi riuscendo a imporsi con percentuali bulgare.
A scaldare i cuori dei presenti, un centinaio di persone, secondo gli organizzatori, è stato Paolo Grimoldi, che ha chiuso la serata richiamando i valori fondanti dell’autonomismo lombardo e denunciando il tradimento delle istanze del Nord da parte della politica centralista: «Il Patto per il Nord non è il partito del Ponte di Messina. Noi non siamo il partito delle accise sulla benzina, delle tasse, degli aumenti nei caselli autostradali. Noi siamo qui per difendere il Nord, la sua economia, la sua autonomia.»
Lisa Molteni ha concluso la serata invitando tutti coloro che vogliono sostenere il Patto per il Nord a tesserarsi: «Lo spazio lo stiamo prendendo grazie a chi oggi si tessera simbolicamente con l’associazione. Lo faremo con il lavoro, con la presenza e con la partecipazione attiva. Perché il futuro della provincia di Varese deve essere deciso in provincia di Varese. Il futuro dei nostri territori lo costruiremo noi. Andiamo avanti, senza divieti, senza paura. Viva la Lombardia, viva la provincia di Varese. Nord Libera»
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