La Pro Patria non va oltre il pari col Caldiero: un punto poco utile
Lo spareggio salvezza tra il peggior attacco e la peggiore difesa si risolve in un nulla di fatto, poco utile a entrambe le squadre relegate nella bassa classifica
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Nello spareggio salvezza tra Pro Patria e Caldiero nessuna delle due squadre oggi in campo allo Speroni di Busto Arsizio è riuscita a trovare la via del goal e, più in generale, a creare pericoli concreti nell’area di rigore avversaria. Giusto un colpo di testa di Alcibiade, difensore centrale che rimane il tigrotto dal maggior potenziale offensivo, su calcio da fermo, durante il primo tempo.
Lo 0-0 in scena oggi, sabato primo marzo, porta con sé solo un misero punticino poco utile alla bassa classifica, dove, fortunatamente sia per i lombardi che per i veneti, la Clodiense – unica squadra sempre sotto la soglia dei 20 punti – è rimasta impantana in ultima posizione dopo la sconfitta di ieri a Milano contro l’Alcione,
Lo scontro diretto tra il peggior attacco (Pro Patria) e la peggior difesa (Caldiero) finisce infatti in un nulla di fatto. A vincere è stata, forse, solo la paura – un mix letale che ha alternato senza copione eccessiva prudenza a frenesia per la ricerca della vittoria – condivisa dalle due squadre in campo, consapevoli di che cosa avrebbe significato perdere.
Saranno ben poche fotografie destinate a passare alla storia di questo sport se non le lamentele alzate al fischio finale dalle rispettive tifoserie, sempre più preoccupate di una possibile retrocessione diretta pronta a cadere dall’albero come un frutto ormai maturo dato il distacco di punti che penultima (Pro Patria) e terzultima (Caldiero) hanno nei confronti di Lecco e Pro Vercelli. Al momento, mentre Le bianche casacche piemontesi sono in campo contro il Trento, le distanze sono più di 10.
La magra posta in palio di oggi sa dunque di (almeno mezza) condanna, anche se, a nove giornata dalla fine del campionato, la retrocessione matematica è ancora lontana dall’essersi già concretizzata, nonostante di settimana in settimana sembra farsi più vicina e tangibile. Basterà lottare contro il destino per salvarsi? Sicuramente questa è l’intenzione manifestata dai giocatori, dal primo giorno di ritiro fino alle ultime dichiarazioni in sala stampa, ma, ad oggi, il campo sta restituendo, settimana dopo settimana, un responso avverso e diverso. Ma sull’Aurora Pro Patria, che ieri ha compiuto 106 anni di storia, non è ancora calato il tramonto.
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LA CRONACA DELLA PARTITA
PRO PATRIA-CALDIERO TERME 0-0 (0-0)
Pro Patria (3-4-1-2): Rovida; Bashi, Alcibiade, Coccolo; Somma, Nicco (1′ st Ferri), Mehic (12′ st Mallamo), Piran (35′ st Barlocco); Pitou (12′ st Terrani); Rocco, Beretta (40′ st Toci). A disposizione: Pratelli, Reggiori, Curatolo, Palazzi, Citterio, Renault, Cavalli, Vaglica. Allenatore: Sala.
Caldiero Terme (4-3-2-1): Crespi; Mazzolo, Pelagatti, Nessi, Pelamatti; Gattoni, Filiciotto, Florio (27′ st Mondini); Fasan (44′ st Molnar), Zerbato (17′ st Marras), Cazzadori (27′ st Caccavo). A disposizione: Kuqi, Aldegheri, Parodi, Gecchele, Riahi, Gobetti, Molnar, Lanzi, Squarzoni, Cisse, Scappini. Allenatore: Soave.
Ammoniti: Mehic (PPA), Pelagatti (CAL), Bashi (PPA), Nessi (CAL)
Arbitro: Luongo di Frattamaggiore
Collaboratori: Russo di Torre Annunziata e Mambelli di Cesena
IV Ufficiale: Radovanovic di Maniago
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