L’arbitro si barrica negli spogliatoi a Cuvio alla fine della partita e arrivano i carabinieri

Al termine del match clou per la salvezza il direttore di gara è uscito dal campo e ha chiesto le chiavi dei locali docce. “Non si sentiva sicuro”. L’Arma invia una pattuglia sul posto, ma non lo trova

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L’arbitro non si sente sicuro, forse dopo qualche contatto con la tifoseria di casa, si chiude nelle “docce“, vengono chiamati i carabinieri che al loro arrivo non lo trovano. È successo domenica a Cuvio. Sul terreno del paesino alle pendici del Campo dei Fiori si disputava uno scontro decisivo nel campionato di Seconda categoria, decimo girone.

A fronteggiarsi “Asd Valcuviana” (formazione di casa conosciuta fino a pochi mesi fa anche come “Oratorio Cuvio“) che ospitava “Ceresium Bisustum“. Partita clou dove le squadre si giocavano punti preziosi per la salvezza dal momento che sul terreno si fronteggiavano la terzultima e la penultima della classifica. Un match finito con la vittoria degli ospiti per uno a zero.

Ma non è tanto l’esito sportivo dell’incontro a fare notizia, quanto il “post“ partita, quando cioè l’arbitro, una volta ritiratosi negli alloggiamenti si è chiuso a chiave la porta dietro di sé. Sono stati chiamati i carabinieri. Erano circa le 16.30. E, dopo l’arrivo sul posto della pattuglia dell’Arma, il direttore di gara aveva già lasciato il campo di gioco. Quale sia stata la natura della richiesta di intervento dei militari non è dato sapere.

«Da quel che abbiamo capito l’arbitro, molto giovane e apparso piuttosto dubbioso ed esitante durante le azioni di gioco, non si sentiva sicuro, forse per un battibecco avuto al termine della partita con qualcuno tra il pubblico», ha spiegato Gianluca Testa, il presidente della Valcuviana.

«Sta di fatto che l’arbitro ha chiesto le chiavi, si è chiuso la porta dietro le spalle ed è rimasto solo per oltre mezzora, allertando a mio avviso inutilmente i carabinieri dal momento che nessuno voleva fargli del male», conclude il dirigente.

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Pubblicato il 17 Marzo 2025
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