Largo Flaiano, un anno dopo: viabilità più fluida, meno code. Ma si può ancora migliorare
A distanza di un anno dall’apertura della nuova rotatoria di Largo Flaiano, e a circa un anno dall'incontro con i cittadini dei quartieri coinvolti, un nuovo incontro. Da cui sono emersi anche i primi dati sul traffico

A distanza di un anno dall’apertura della nuova rotatoria di Largo Flaiano, e a circa un anno dall’incontro con i cittadini dei quartieri coinvolti i dati parlano chiaro: meno traffico, tempi di percorrenza dimezzati e benefici concreti per pendolari e trasporto pubblico. Cosi almeno dicono le analisi portate nel nuovo incontro organizzato dal comune di Varese per fare il punto della situazione, e organizzato alla scuola Parini di Giubiano.
All’incontro erano presenti il sindaco Davide Galimberti, l’assessore ai lavori pubblici e rigenerazione urbana Andrea Civati, l’assessore alla sicurezza Raffaele Catalano.
Ognuno degli assessori ha fatto il punto della situazione per i temi di loro competenza, ma è stato il sindaco ad illustrare i risultati della ricerca: «Largo Flaiano è da sempre stato un punto critico per la viabilità cittadina – ha spiegato Galimberti – Il vecchio assetto, dominato da un semaforo che regolava il traffico in ingresso e in uscita dalla città, generava lunghe code soprattutto nelle ore di punta, penalizzando sia i pendolari diretti verso il centro, sia il traffico proveniente da Viale Borri e dalle principali arterie di accesso a Varese. Nel 2023 abbiamo dato il via ai lavori per la realizzazione della nuova rotatoria: ora, a un anno dall’apertura, possiamo analizzarne i risultati con numeri alla mano».
Meno code, più tempo per i cittadini
«Uno degli obiettivi principali del progetto era ridurre i tempi di percorrenza, e i dati confermano che l’obiettivo è stato raggiunto» spiega ancora il primo cittadino: prima dell’intervento, nelle ore di punta (tra le 7:30 e le 8:30), un automobilista impiegava mediamente 9 minuti e 10 secondi per percorrere il tratto tra il raccordo autostradale e Largo Flaiano. Oggi lo stesso tragitto si copre in 4 minuti e 12 secondi, meno della metà del tempo.
Anche per chi arriva da Viale Borri la situazione è migliorata notevolmente: se prima servivano oltre 2 minuti, oggi il tempo si è ridotto a 1 minuto e 10 secondi. La nuova viabilità ha inoltre permesso di alleggerire il traffico anche sulle strade limitrofe, come Via Riva Rocci e Via Limido, dove sono state introdotte modifiche ai sensi di marcia e alla regolamentazione del traffico secondo le indicazioni che avevano dato i cittadini nell’incontro avvenuto circa un anno fa.
Migliora anche il Trasporto pubblico, più veloce e affidabile
Secondo le analisi, largo Flaiano non ha giovato solo agli automobilisti, ma anche al trasporto pubblico. I dati raccolti dai tracciati satellitari delle linee urbane ed extraurbane confermano infatti una riduzione dei tempi di percorrenza per gli autobus: «La Tratta Piazzale Kennedy – Viale Europa, all’altezza della nuova Esselunga vede un tempo di percorrenza ridotto da oltre 15 minuti a circa 10 minuti – spiega Galimberti – L’ingresso in città da Viale Europa alla zona Stazioni, nella fascia oraria 7:30-9 vede addirittura dimezzare i tempi: il miglioramento è da 24 minuti a 12 minuti. E la Linea E (Bizzozero – Viale Borri – Stazione FS) arriva più puntuale: la corsa delle 17.38, prima sistematicamente in ritardo, oggi arriva puntuale alle 17.52.
I pendolari risparmiano e si riduce l’impatto ambientale
Secondo gli studi, oltre ai benefici immediati per il traffico, la nuova rotatoria ha portato anche un risparmio economico significativo per i pendolari. «Prima della riqualificazione, chi si spostava in auto perdeva mediamente 253 ore all’anno in coda, pari a 10 giorni lavorativi. Grazie alla riduzione delle attese, oggi il tempo risparmiato si traduce in circa 232 ore annue, restituendo ai cittadini quasi tre giorni di vita all’anno» ha spiegato l’assessore Andrea Civati.
Dal punto di vista economico, il traffico congestionato generava un costo stimato di 14.300 euro in 20 anni per ogni pendolare, a causa del tempo perso e del consumo di carburante. «Su scala cittadina, l’impatto era enorme: 43 milioni di euro persi in 20 anni per 3.000 pendolari. Oggi questi costi sono stati notevolmente ridotti» continua l’assessore.
Infine, l’intervento ha avuto effetti positivi anche sull’ambiente: «Ogni auto in coda produceva 400 kg di CO₂ all’anno, che ora sono stati in gran parte eliminati».

I miglioramenti realizzati con i consigli dei cittadini, e quello che si può fare ancora
Il comune ha tenuto a sottolineare che molti dei suggerimenti dati circa un anno fa sono stati messi in pratica, proprio perchè soluzioni sensate e facilmente applicabili: in particolare, In Via Riva Rocci è stato modificato il senso di marcia, permettendo un percorso più agevole tra Via Lazio e Via Catalani. Un’altra segnalazione riguardava il traffico in viale Borri: qui sono state installate delle spire intelligenti al semaforo tra Viale Borri e Via Guicciardini per migliorare il flusso del traffico. Infine, in Via Limido è stata eliminata la corsia riservata ai mezzi pubblici, ripristinando il doppio senso di marcia per tutti i veicoli.
Nel frattempo si è lavorato per la sicurezza: «Abbiamo lavorato su illuminazione, segnaletica e videosorveglianza – ha spiegato Raffaele Catalano – L’illuminazione è arrivata, e si irradia su tutta la rotonda, abbiamo apposto la segnaletica verticale e orizzontale anche ben oltre le prescrizioni del codice, ed è in funzione la video sorveglianza per monitorare i tempo reale cosa succede sulla rotonda».
Sulla segnaletica, dai cittadini intervenuti sono arrivati ulteriori consigli, come quello di provvedere ad una linea continua per delimitare il passaggio all’interno della rotonda: un consiglio che l’amministrazione si è appuntato. Così come la proposta di usare dei catarinfrangenti sugli spartitraffico, cosi come sono stati messi sullo spartitraffico di viale Belforte, per ridurre finalmente a zero il passaggio in contromano, che grazie agli spartitraffico appunto sono comunque sensibilmente diminuiti.
Per viale Borri, la situazione è migliorata ma il traffico resta sostenuto: uno dei principali “tappi” rimasti è il semaforo di via Gasparotto: «Abbiamo provato a studiare anche per quel tratto la realizzazione di una rotonda, ma lo spazio li è troppo piccolo e in pendenza, non sarebbe un’opera ottimale – ha spiegato Civati – In realtà una soluzione ci sarebbe, per snellire fortemente il flusso: quella di impedire la svolta a sinistra verso Gasparotto da viale Borri. Una volta Gasparotto era fondamentale per arrivare in autostrada o a Gazzada o in viale Europa: ma la rotonda di largo Flaiano ha reso quel tratto di strada meno importante, visto che tutte queste zono possono essere raggiunte dal raccordo dell’autostrada. Chi deve raggiungere quel tratto di via Gasparotto può farlo immettedosi in rotonda e tornando in viale Borri in uscita» Una ipotesi da coltivare, meno estrema di quello che può sembrare inizialmente, e che probabilmente farebbe molto per il grande viale d’accesso alla città.
Non c’è soluzione efficiente al momento invece, purtroppo, per i residenti di via Goldoni, alcuni dei quali hanno chiesto la possibilità di “aprire un varco” in rotonda per poter accedere direttamente a quella zona, rimasta “isolata” dalla nuova opera. «Ci abbiamo studiato molto, ma considerato che questa è una rotonda anomala, con dieci vie una delle quali è un accesso all’autostrada, il rischio è che si creerebbe una falla notevole nella sicurezza».
La ciclabile? Non è “andata in fanteria”, parola di assessore
L’ultima questione di cui parliamo è stata in realtà la prima domanda sollevata dai cittadini presenti, che – vedendo i lavori della rotonda pressocchè finiti senza spazio per la ciclabile – hanno chiesto se è ancora prevista, come nel progetto iniziale, la realizzazione di una parte ciclopedonale.
«Fa parte delle opere di miglioramento – ha risposto l’assessore Andrea Civati – Per ora, come vedete, è stata realizzata solo la parte intorno al distributore, ma i lavori della ciclopedonale verranno realizzati, nei prossimi mesi». Un’opera che sembra davvero importante, considerato che i ciclisti in questo momento per raggiungere viale Borri stanno affrontando la rotonda insieme agli altri veicoli.
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Se la gente fa come me, allora certamente la circolazione è più fluida!!! Infatti, non ho vergogna ad ammetterlo, HO PAURA di percorrere il largo Flaiano: paura che altri non comprendano il meccanismo delle precedenze e mi vengano addosso, paura di non accorgermi di veicoli sopraggiungenti da sinistra e da destra, paura di non saper cogliere l’attimo fuggente per immettermi nelle giuste direttrici…! Preferisco fare percorsi più lunghi, consumando più benzina, inquinando di più e mettendoci più tempo, pur di evitare largo Flaiano!!!
Bruno Paolillo