L’economia sociale, occasione di crescita per un mondo migliore: parte da Materia l’Anno internazionale delle Cooperative
L’iniziativa segna l’avvio di un ampio programma di eventi che si articolerà tra marzo e novembre 2025 nelle province di Como e Varese, per valorizzare il ruolo del mondo cooperativo. In programma convegni, mostre, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche

Si è svolto nel pomeriggio di venerdì nella sede di Materia un importante momento di incontro e di confronto tra alcune tra le più importanti realtà dell’economia sociale della provincia di Varese.
L’occasione è stata la presentazione di una serie di iniziative dell’Anno Internazionale delle Cooperative 2025, promosso dalle Nazioni Unite con lo slogan “Le cooperative costruiscono un mondo migliore”. L’appuntamento, organizzato da Confcooperative Insubria, si è svolto alla presenza di numerose istituzioni locali e con l’intervento del presidente di Confcooperative Insubria, Mauro Frangi, e del presidente di Cecop-Cicopa Europa, Giuseppe Guerini.
L’iniziativa segna l’avvio di un ampio programma di eventi, che si articolerà tra marzo e novembre 2025 nelle province di Como e Varese, per valorizzare il ruolo del mondo cooperativo. In programma convegni, mostre, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche, pensati per coinvolgere la cittadinanza e raccontare l’impatto sociale, economico e culturale delle cooperative.
Nel corso dell’incontro, Frangi ha sottolineato come l’Anno Internazionale rappresenti una preziosa occasione per rilanciare il valore della cooperazione, ancora spesso percepita come marginale. Con 377 cooperative aderenti, 35mila soci, oltre 11mila occupati e una produzione che sfiora i 400 milioni di euro, Confcooperative Insubria si conferma il più grande soggetto del settore tra Varese e Como. I settori prevalenti sono quelli della solidarietà e dei servizi, ma molto rilevante è anche il ruolo delle Banche di Credito Cooperativo.
Frangi ha inoltre ribadito l’importanza di sostenere la nascita di nuove imprese cooperative, in particolare tra i giovani, e ha lanciato un appello a governi e istituzioni per creare un contesto normativo più favorevole. La cooperazione, ha ricordato, è uno strumento concreto per affrontare le sfide globali, contribuendo agli obiettivi di sviluppo sostenibile e costruendo comunità più coese, inclusive e resilienti.
Molto interessante e illuminante l’intervento di Giuseppe Guerini che ha ben illustrato come quello dell’economia sociale sia un tema su cui si dibatte da tempo, citando i primi libri sul tema che risalgono addirittura alla fine del 1700. Guerini ha tratteggiato la storia delle varie forme di cooperazione sociale, fino ad arrivare al Piano d’azione per l’economia sociale della Comunità europea, che 2021 ha fissato i punti fermi di questo importante segmento dell’economia: le persone al centro, i profitti reinvestiti per interesse collettivo e una governance democratica e partecipativa.

Dopo l’excursus di Guerini sono intervenuti diversi importanti relatori che hanno dato vita ad una tavola rotonda, aperta dall’onorevole Maria Chiara Gadda che ha fatto il punto sul lavoro fatto dall’Italia per arrivare ad una riforma del terzo settore, indispensabile per una valorizzazione di questo importante segmento dell’economia che crea posti di lavoro, servizi, tutele e valori condivisi.
Tra gli interventi anche quelli di Gigi Colzani, presidente del Csv Insubria; di Elena Provenzano, responsabile del servizio sostenibilità transizione digitale e analisi economiche della Camera di Commercio; di Alberto Mandelli della Fondazione Comunitaria del Varesotto e di don Franco Gallivanone, vicario episcopale di Varese.
Il 2025 è l’anno delle cooperative: protagoniste dello sviluppo sostenibile
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