Max Felicitas a Gallarate incatenato fuori dall’Isis Ponti: “Libertà, libertà”
Alla fine l'ha fatto: il pornoattore, censurato dai “Pro Vita“ e che avrebbe dovuto parlare in un incontro coi ragazzi sui rischi di bullismo e dipendenze, si è presentato imbavagliato all'ingresso delle lezioni al "Ponti"

Alla fine l’ha fatto: Max Felicitas, il pornoattore censurato dai “Pro Vita“ e che avrebbe dovuto parlare in un incontro coi ragazzi, è arrivato all’Isis Ponti di Gallarate con un piumino con scritto a mano, la parola “Libertà“ ripetuta più volte.
Ed era incatenato e imbavagliato alle 7.30 all’ingresso della scuola.
L’annuncio della presenza dell’attore per protesta era stato lanciato sui social domenica dallo stesso Felicitas, al secolo Eduardo Barbares, 33 anni
Intorno a lui, lunedì mattina, la folla di ragazzi entusiasti, chissà se più per il personaggio o più per l’idea di contestazione per un giorno, dopo che l’ufficio scolastico provinciale aveva cancellato l’incontro con Felicitas, l’urologo Danilo Centrella e il legale del pornoattore, l’avvocato Lorenzo Pugliesi.
«Forse hanno paura di un ritorno del partito dell’amore» ha commentato il legale.
Alla fine la presenza dell’attore si è trasformata in una specie di protesta libertaria, con tanto di corteo, che in realtà è arrivato fino all’auto di Felicitas (senza provocare disagi e con i ragazzi poi entrati subito per le lezioni).
È nel parcheggio vicino alla scuola che il porno attore si è tolto il bavaglio e ha rilasciato una dichiarazione dicendosi discriminato: «Chi non ha voluto la mia presenza oggi ha dato un brutto esempio». Barbares ha poi ribadito che parla «contro il bullismo nelle scuole da due anni».
«Sarei andato a parlare per sensibilizzare contro i soprusi che possono subire i ragazzi» ha detto ai giornalisti Barbares. «E col mio urologo avremmo parlato anche dei rischi per la salute. Sono felice di aver avuto tuto questo supporto, non pensavo. Mi fa piacere che i ragazzi hanno recepito questo messaggio. Prima dell’inizio della scuola sono andato via perché è giusto che i ragazzi entrino a scuola. Volevo solo dare un messaggio positivo ai ragazzi Io sono stato discriminato per il lavoro che faccio: chi ha deciso di far saltare questo incontro ha dato un esempio bruttissimo ai giovani, cioè che si possono discriminare le persone». Felicitas ha spiegato che da due anni gira nelle scuole dopo aver creato una associazione contro il bullismo. «Io ho provato sulla mia pelle il bullismo, l’ho subito tanto e in prima persona, da ragazzino, e ho visto tanti amici che sono incappati in malattie legate alla mancanza di conoscenza dei rischi».
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chiedo scusa ad alcuni giornalisti, quelli che non si limitano a riportare una notizia da gossip come se fosse essenziale portarci a conoscenza di quello che fa uno o l’altro come se fosse più importante di altre, ma a tutti gli altri giornalisti dico avete fatto della vostra professione qualcosa che assomiglia ai talk-show televisivi con tutte le conseguenze che ne derivano, ossia , non essere più creduti o comunque non essere accettati come giornalisti seri.
Detto questo dico: “wooow” notiziona a quando , che ne sò, una prova pratica sul campo di questo signore? glielo avete chiesto? se no lo avete fatto vi siete persi una notizia scoop.
La notizia è stata riportata ascoltando il ragionamento fatto dalla comunità educante. Potrà non piacere ma è frutto di un approfondimento che forse a lei è sfuggito. Il tema non era il sesso come professione ma il bullismo, il cyberbullismo e l’affettività.