Mese della consapevolezza dell’endometriosi: una “help line” diretta con il centro dell’ospedale Del Ponte di Varese
Il Centro diretto dal professor Fabio Ghezzi garantisce un contatto diretto con gli specialisti chiamando al numero 380-8981144 dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 18.00

Agende quasi complete ( restano meno di 5 posti) per la quattro giorni di visite gratuite (dal 28 al 31) al Centro Endometriosi dell’ospedale Del Ponte di Varese per il mese della consapevolezza di questa patologia complessa, non sempre riconosciuta.
Il Centro diretto dal professor Fabio Ghezzi, però, ha una “Help-line Endometriosi” che garantisce la possibilità di un contatto diretto con gli Specialisti chiamando al numero 380-8981144 dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 18.00.
Per una visita o per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 0332-299453 oppure inviare una mail al seguente indirizzo: amb.endometriosi@asst-settelaghi.it.
Il Centro, che afferisce alla struttura di Ginecologia e Ostetricia, diretta dal Prof. Fabio Ghezzi, è un punto di riferimento per un numero sempre più elevato di pazienti, con circa 800 visite specialistiche e più di 300 interventi di chirurgia mininvasiva nel 2024. Le pazienti sono seguite da un team di specialisti, che collaborano per offrire cure di alta qualità, allineate alle più recenti evidenze scientifiche, dalla diagnosi alla terapia.
«L’Endometriosi è una patologia complessa, poco conosciuta, considerato anche il ritardo, stimabile in circa 7 anni, con cui una donna riceve la prima diagnosi. Proprio per questo, nel Centro Endometriosi Varesino operano ginecologi specializzati e dedicati alla patologia, esperti nella diagnosi precoce e nel trattamento chirurgico mininvasivo. – spiega la dott.ssa Giulia Bordi, referente del Centro Endometriosi dell’Ospedale Filippo del Ponte – Il team multidisciplinare comprende inoltre specialisti quali chirurghi, urologi e terapisti del dolore, garantendo così una cura ed un supporto completo. Inoltre, la stretta collaborazione con un team di radiologi specializzati, consente di attivare percorsi per garantire la massima accuratezza e completezza nella definizione del quadro. Particolare attenzione viene dedicata anche alla preservazione della fertilità e al desiderio di prole delle pazienti, grazie alla collaborazione con il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita attivo nella stessa struttura di Ginecologia e Ostetricia. L’offerta del Centro si completa con consulenze nutrizionali e supporto psicologico».
«L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica e debilitante che colpisce il 10-15% delle donne in età riproduttiva. Può manifestarsi durante l’adolescenza o più tardi e in genere persiste fino alla menopausa. È una malattia estrogeno-dipendente, in cui il tessuto endometriale cresce al di fuori della cavità uterina, causando una reazione infiammatoria che può dar luogo alla formazione di aderenze e ad una alterazione dell’anatomia o della funzionalità degli organi della pelvi. – spiega il Prof. Fabio Ghezzi – Il sintomo principale è il dolore pelvico, che si manifesta durante il ciclo mestruale e/o durante i rapporti sessuali, oppure come dolore pelvico cronico. L’intensità del dolore non è sempre correlata all’estensione della malattia e può essere talmente invalidante da compromettere la vita quotidiana, con ripercussioni negative sulla sfera lavorativa, familiare e sociale. Possono anche presentarsi disturbi intestinali (stipsi, diarrea, dolore durante la defecazione, sanguinamento rettale) e urinari (cistiti o dolore durante la minzione) oltre a una sensazione di affaticamento cronico. In circa un terzo dei casi l’endometriosi è responsabile di una maggiore difficoltà nel concepire, diventando una delle principali cause di infertilità. Nonostante ciò, molte donne con endometriosi sono in grado di concepire naturalmente o con trattamenti specifici, come la fecondazione in vitro (FIVET), che può aiutare a superare alcuni degli ostacoli creati dalla condizione. Tuttavia la diagnosi precoce e il trattamento mirato sono fondamentali per migliorare le probabilità di concepimento e per ridurre i rischi legati ad una gravidanza complicata».
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