“Quello che le donne non dicono” torna sul palco di Materia e conquista ancora
Il format della compagnia Al Borde si conferma un’esperienza coinvolgente, capace di intrecciare ironia, emozione e riflessione per dare voce alle storie intense racchiuse nel non detto

Una giovane donna che si interroga sulla propria bisessualità, divisa tra il desiderio di costruire una famiglia con un uomo che ama e il legame mai del tutto svanito con una compagna di università di cui si era innamorata. Un’impiegata dell’Ikea che vede nelle case che i clienti progettano, nei mobili scelti con entusiasmo per un nuovo inizio, non il sogno di una vita insieme, ma la fine di qualcosa, il declino di un amore. Una donna che ha amato un uomo che non l’ha mai vista davvero, costretta ad accettare che, dopo anni di attese e illusioni, lui abbia scelto un’altra. E poi una ragazza incapace di dire “no”, intrappolata nelle aspettative altrui, che si rifugia in un bagno il giorno del suo matrimonio perché quel silenzio imposto su se stessa l’ha portata fin lì.
Alla fine dello spettacolo, queste donne – amiche, testimoni, presenti allo stesso matrimonio nelle diverse vesti in cui le abbiamo conosciute – si ritrovano insieme. Si supportano, si riconoscono l’una nell’altra e, con la stessa ironia che ha contraddistinto tutto lo spettacolo, lasciano il palco con speranza e un sorriso.
Sono racconti reali, frammenti di vite vissute, raccolti nel corso di laboratori e incontri organizzati dalla compagnia Al Borde, anche a Materia, e poi trasformati in teatro. Esperienze autentiche che emergono dal confronto con le persone, dai loro silenzi e dalle loro confessioni. Sono questi i “non detti” portati in scena nella seconda puntata di Quello che le donne non dicono, che sabato 15 marzo ha emozionato e fatto ridere ancora una volta il pubblico di Materia. Storie che prendono vita dalle conversazioni con Ale Macha, protagonista dello spettacolo e famoso speaker radiofonico, che con il suo programma sulle donne credeva di comprenderle, ma si è trovato travolto da un’ondata di voci, storie e confessioni che hanno scosso le sue certezze e trasformato il suo percorso.
A dare ulteriore forza allo spettacolo, anche questa volta, è stata la cassettina posta all’ingresso di Materia, dove le donne del pubblico hanno potuto lasciare bigliettini anonimi sul tema ‘Quello che non dico’, alcuni dei quali letti durante la serata.
Ed è stato in questo intreccio di storie, silenzi e parole finalmente pronunciate, tra ciò che è stato portato sul palco e ciò che dal pubblico è stato donato, che il format Quello che le donne non dicono si è confermato non solo come uno spettacolo, ma come un’esperienza di condivisione, un luogo in cui ogni voce trova spazio e ogni storia diventa parte di un racconto più grande.
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