Si allargano le adesioni al presidio antifascista di Varese
Continua ad allargarsi il fronte che scenderà in piazza contro fascismo e razzismo in vista del presidio di sabato 29 marzo in piazza Monte Grappa

Crescono le adesioni al presidio antifascista convocato per sabato 29 marzo alle 16.30 in piazza Monte Grappa a Varese. Dopo l’annuncio della mobilitazione da parte di diverse realtà del territorio, tra cui ANPI, Arcigay, Collettiva e numerose associazioni locali, anche il Partito Democratico di Varese, Il Movimento 5 Stelle e la CGIL provinciale hanno ufficializzato la propria partecipazione.
In una nota, la segreteria del PD di Varese città ha dichiarato: «Il PD di Varese aderisce alla manifestazione antifascista convocata per sabato 29 marzo alle ore 16.30 in piazza Monte Grappa. Vogliamo ribadire che Varese è antifascista e che il PD ripudia ogni forma di sopruso e violenza. Per questa ragione sabato scenderemo in piazza insieme a Collettiva, ANPI, Arcigay, sindacati e tante altre associazioni».
Ferma anche la presa di posizione della CGIL Varese, che in un comunicato ha sottolineato l’urgenza di contrastare retoriche pericolose e divisive: «Le città sicure le fanno le persone che le attraversano, costruendo presidi sociali di democrazia. C’è nella nostra provincia chi fomenta un clima di tensione ed odio chiamando a raccolta le persone contro “degrado e invasione”. Una visione distorta della realtà che, attraverso una retorica violenta e razzista di antica – fascista – memoria, cerca di instradare le insicurezze e le precarietà del quotidiano sulla via della costruzione del nemico contro cui sfogare le paure e i bassi istinti che queste crisi producono. La CGIL non può che opporsi fermamente a questa idea di mondo. Per questo chiamiamo a raccolta le compagne e i compagni a questo importante momento unitario in cui dichiarare che a Varese, come altrove, non c’è spazio per i fascisti e i razzisti».
Il Movimento 5 stelle varesino spiega in una nota: “La Repubblica italiana nasce antifascista perché fondata sui valori della libertà, del rispetto di ogni individuo, della solidarietà e della pace. Ancora oggi, a distanza di ottant’anni, questi principi imprescindibili sono messi in discussione da chi vorrebbe derubricare il fascismo a evento transitorio di un’epoca ormai conclusa, ispirandovisi però tutt’oggi nel proprio agire sociale e politico. Per questo, anche a fronte dell’ennesima testimonianza di come questa subcultura pervada il nostro territorio, come MoVimento 5 Stelle di Varese diamo convintamente la nostra adesione al presidio che si svolgerà sabato pomeriggio, alle ore 16.30, in piazza Monte Grappa. Insieme alla Varese civile e democratica, ribadiremo con forza la condanna del fascismo, vecchio e nuovo, in ogni sua forma e manifestazione.”
Arcigay Varese aderisce per la necessità di contrastare un clima sociale sempre più preoccupante, segnato dalla diffusione di messaggi che evocano strumenti e pratiche estranee allo Stato di diritto, come le ronde e, recentemente, l’annuncio di una “taglia” per l’individuazione di un giovane.
Arcigay Varese ritiene fondamentale intervenire ogni volta che emergono dinamiche che individuano nemici interni, alimentano divisioni e colpiscono gruppi già oggetto di discriminazione. La tutela della sicurezza non può e non deve passare attraverso scorciatoie fondate sulla paura o sulla stigmatizzazione. Servono invece risposte concrete, basate su giustizia sociale, politiche inclusive e rispetto dei diritti umani.
«Quando si invocano le ronde come soluzione ai problemi sociali o si legittimano strumenti che aggirano le garanzie della giustizia – dichiara Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese – si alimenta un clima che, nella storia, ha sempre colpito le minoranze. Chi ha origini diverse, chi vive in povertà, chi appartiene alla comunità LGBTQIA+. Per questo, come associazione impegnata nella tutela dei diritti umani, non possiamo restare in silenzio.»
Il presidio antifascista del 29 marzo rappresenta un momento importante per affermare che la sicurezza e la convivenza civile si costruiscono attraverso il rispetto, la coesione sociale e la responsabilità collettiva.
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