Torna il Fiandre varesino, da Somma Lombardo in bici su e giù per i “muri”

Tre i percorsi della randonnée che s'ispira alla Ronde van Vlaanderen, con diversi tratti in pavè. Cicli Turri e Asd Nazionale puntano ai cinquecento iscritti. In palio anche la maglia autografata di Tadej Pogacar. "Sarà una festa"

Fiandre varesino

Torna il Fiandre varesino, la randonnée che s’ispira alla Ronde van Vlandeeren, con diversi tratti in pavè, soprattutto sui “muri”, le brevi e ripide salite che suggeriscono il paragone tra il percorso nel Varesotto e quello del Giro delle Fiandre.

Appuntamento il 6 aprile, proprio nel giorno in cui si corre anche la classica del Nord. «Sarà una festa del ciclismo e dello sport» dice Davide Chiesa, della Cicli Turri, che organizza insieme ad Asd Nazionale. «Vorremmo portare qui il clima delle Fiandre, con una festa collettiva, la birra, il vero Fiandre da vedere insieme in Tv».

Sarà un pomeriggio insieme, dopo aver pedalato sul percorso che comprende diversi tratti in pavé – alcuni “classicissimi” come il Tainenberg, altri reintrodotti in questa edizione – e sterrati.

Una manifestazione che unisce sport e beneficienza

Partenza e arrivo nell’area sportiva di via Marconi a Somma Lombardo, grazie alla collaborazione con il Comune di Somma e con la locale sezione dell’associazione carabinieri in congedo.
«La quarta edizione deve esser un punto di svolta» dice l’assessore allo sport Edoardo Piantanida Chiesa, che sottolinea anche il valore sociale della giornata: «Unire sport e beneficienza per noi resta eccezionale».

Il ricavato della manifestazione sarà infatti devoluto ad Anffas di Maddalena, agli Amici del Centro Sclerosi Multipla di Gallarate e a ParkinsonOnMove. «Più siamo più doniamo!» sintetizza con uno slogan Sonia Squizzato, di Asd Nazionale, che ricorda anche come nelle fila dell’associazione si siano tesserate anche alcune persone di ParkinsonOnMove.

Fiandre varesino

Ad animare la giornata anche la collaborazione con l’associazione Quelli del ‘63, che proporrà una animazione cinquecentesca.

Formula Randonnée

Gli organizzatori ricordano che la manifestazione è basata sulla formula randonnèe: i partecipanti partono a orario libero (si deve rispettare solo dei “cancelli” che fissano tempi minimi e massimi di transito) e  si pedala nel rispetto del codice della strada.

Dall’assessore sommese Piantanida Chiesa anche un richiamo a che sia una giornata di festa per tutti, sulle strade del Varesotto: «I ciclisti devono rispettare CdS ma anche chi è su strada alla guida di un’auto deve essere rispettoso del ciclisti».

In palio la maglia di Tadej Pogacar

Anche quest’anno il Fiandre Varesino propone un premio significativo: la maglia autografata di Tadej Pogacar, il dominatore del ciclismo di oggi, che sarà estratta a sorte tra tutti i partecipanti (in palio anche una tenuta completa Uae Emirates).

Oltre a questo non mancherà il classico premio alla società che avrà “in gara” più ciclisti tesserati.

Fiandre varesino

Tre percorsi, si pedala affrontando i “muri” del Varesotto

In questa quarta edizione saranno tre i percorsi proposti: il “classico” da 110 km con 1600 metri di dislivello, il medio da 80 km per 1100 metri, quello più breve da 60 km con 900 metri di dislivello.

Tra le novità il passaggio al Castello di Jerago e al Monastero di Torba, il reinserimento del “Lozzenberg” su pavé.

tainenberg ciclismo foto ossola
Il Tainenberg in occasione di una gara di categoria giovanile (foto Ossola)

Passaggi caratteristici della manifestazione sono ovviamente i “muri”: il celebre “Tainenberg” a Taino, la via della Torre a Vergiate,  la salita in pavè nel centro di Montonate e quella in asfalto di Mercallo, l’ultima rampa sulla via Sfrondati a Somma, lieve salita in parte su asfalto in parte su acciottolato. E viene inserito anche il passaggio sullo sterrato della Boschina a Gallarate.

«La nostra speranza resta trovare il percorso migliore in assoluto, magari arrivando a definire un percorso permanente» conclude Davide Chiesa, ricordando che “Fiandre varesino” è un marchio registrato della Cicli Turri.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 12 Marzo 2025
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