Varese e il caro vita: rincari di 363 euro per famiglia, ma c’è chi sta peggio
L'Unione Nazionale Consumatori pubblica la classifica delle città più care d'Italia: Bolzano in testa tra le città più costose, Varese al 47° posto con un'inflazione all'1,3%

L’Istat ha reso noti oggi i dati territoriali dell’inflazione di febbraio, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti.
In testa alla graduatoria troviamo Bolzano, dove l’inflazione tendenziale pari a +2,6%, pur essendo “solo” la terza più alta d’Italia dopo Siracusa (+2,8%) e Rimini (+2,7%), si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente a 753 euro per una famiglia media.
Medaglia d’argento per Rimini, che con un’inflazione del +2,7%, l’incremento di spesa annuo è pari a 734 euro a famiglia. Al terzo posto c’è Siena, che con +2,6% ha una spesa supplementare di 663 euro annui per una famiglia tipo.
VARESE SOTTO LA MEDIA NAZIONALE
In questa particolare classifica, Varese si colloca al 47° posto della classifica nazionale, con un’inflazione annua dell’1,3% e un rincaro per famiglia media pari a 363 euro. La città registra un aumento del costo della vita un po’ inferiore alla media nazionale, che si attesta a 376 euro per famiglia (+1,6%), e un pò superiore alla media regionale (1,3%).
Tra le città lombarde, Varese risulta meno colpita rispetto a Como (+475 euro, 18° posto), Bergamo (+559 euro, 10° posto) e Milano (+343 euro, 52° posto)e.
LA PIÙ VIRTUOSA È LODI
Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia è Lodi, dove l’inflazione è la più bassa del Paese (+0,8%), con un incremento annuo di spesa di 210 euro. Seguono Caserta (+1%, +214 euro) e Catanzaro (+1,3%, +230 euro).
LA SITUAZIONE A LIVELLO REGIONALE
Guardando l’analisi dal punto di vista regionale, in testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua del +2,1%, troviamo il Trentino, che registra un aggravio medio di 597 euro su base annua. Seguono Friuli Venezia Giulia (+1,9%, +450 euro) e, ex aequo, Veneto ed Emilia-Romagna (+1,8% e +1,7% rispettivamente, con un aumento annuo di 449 euro). La regione che registra minori aumenti è la Valle d’Aosta (+0,9%, +234 euro), seguita dalla Sardegna e dal Molise. La Lombardia è al 13esimo posto, con un inflazione dell’1,3% e un rincaro per famiglia di 353 euro.
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