Dal Consiglio regionale via libera alla legge contro il disagio giovanile con un sostegno economico ai progetti educativi di strada
La legge disciplina gli interventi regionali volti a promuovere la conoscenza e l'ascolto delle giovani generazioni nonché a supportare l'organizzazione e lo svolgimento di iniziative educative dedicate

Ammonta a complessivi 200mila euro per il biennio 2025-2026 lo stanziamento previsto per progetti educativi di strada, promossi da Enti locali e realtà del Terzo Settore, associazioni culturali e sportive con sede in Lombardia, enti ecclesiastici ed enti religiosi operanti nel territorio che operano a livello regionale nell’ambito della prevenzione e del contrasto al disagio giovanile. Lo prevede la legge sul contrasto al disagio giovanile , di cui Maira Cacucci (FdI) è prima firmataria e relatrice, approvata oggi (46 a favore e 20 astenuti) dall’Assemblea regionale lombarda.
“Finalmente – ha spiegato Maira Cacucci – i giovani conquisteranno il posto che meritano: il centro della vita culturale, sociale e politica. Il nostro obiettivo non è solo favorire progetti di contrasto alla devianza e al disagio ma agire sul fronte della prevenzione: ascolteremo le esigenze dei ragazzi, li aiuteremo ad esprimere le loro potenzialità e daremo loro tutte quelle opportunità che meritano. Si tratta di un progetto-pilota, un investimento iniziale per garantire risposte concrete a un tema mai come ora così attuale e preoccupante”.
Il provvedimento sostiene economicamente i progetti educativi di strada, ovvero l’attività di educatori o volontari consistente nell’interazione con i giovani svolta sul territorio e in particolare nei luoghi di ritrovo abituale delle aree urbane, e rivolta a gruppi spontanei di adolescenti e giovani.
Finalità degli interventi è far emergere problematiche, bisogni, ma anche idee e risorse in grado di contrastare e superare il fenomeno del disagio giovanile, attraverso la trasmissione di informazioni utili ai giovani facilitando il loro accesso ai servizi e alle iniziative di natura sociale come l’organizzazione di eventi o attività che consentono l’aggregazione e favoriscono la convivenza tra i giovani.
La legge disciplina gli interventi regionali volti a promuovere la conoscenza e l’ascolto delle giovani generazioni nonché a supportare l’organizzazione e lo svolgimento di iniziative educative dedicate ai giovani che versano in condizioni di disagio, in particolare nei contesti sociali più complessi e degradati, da parte di educatori o volontari. La cornice normativa entro la quale si collocano gli interventi previsti è quella della legge regionale n°4/2022 “ La Lombardia è dei giovani ”.
Ogni anno entro il 24 gennaio, Giornata internazionale dell’educazione, l’ Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale emetterà un bando per l’erogazione di contributi, anche parziali, a sostegno di questo tipo di attività.
Per disagio giovanile si intende la condizione in cui versa una persona di età compresa tra i 14 e i 20 anni , la quale, in ragione di problematiche di natura psicologica, familiare, sociale, educativa o economica, corre o rischia di incorrere in fenomeni di emarginazione sociale o di mancata integrazione nella società e che pone in essere o rischio di sviluppare la tendenza a compiere condotte non compatibili con la convivenza associata o comunque dannose per la crescita e lo sviluppo della persona, tra cui l’uso della violenza nei confronti degli altri, il bullismo, il cyberbullismo, la commissione di reati, l’abuso o la dipendenza da sostanze alcoliche o stupefacenti o altre dipendenze patologiche ovvero l’abbandono della scuola.
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