Esce in inglese “L’ultima macchina del Re”, sulla storica Fiat Torpedo che fu riscoperta da Raffaele Bacelliere
Pronta l'edizione internazionale del volume scritto dal giornalista Marco Linari, che racconta la sorprendente vicenda della Fiat Torpedo 2.8, un’auto che fu al servizio di monarchi, presidenti e pontefici e che oggi si trova a Bodio Lomnago

Un’auto, una nazione, una storia affascinante con un epilogo varesino. Esce in questi giorni “The King’s Last Car”, edizione internazionale del volume “L’Ultima macchina del Re” scritto dal giornalista di Busto Arsizio Marco Linari, che racconta la sorprendente vicenda della Fiat Torpedo 2.8, un’auto che fu al servizio di monarchi, presidenti, dittatori e pontefici.
La vettura, commissionata nel 1939 da Vittorio Emanuele III e battezzata “Alcinoo” – come uno dei cavalli prediletti del sovrano – fu testimone silenziosa dei grandi snodi della storia italiana del Novecento. Dai fasti del Regno d’Italia al nascente assetto repubblicano, dai reali di Casa Savoia ai presidenti della Repubblica, Alcinoo ha accompagnato in parata o in missione figure emblematiche come Benito Mussolini, Adolf Hitler, Umberto II, Evita Peron, Harry Truman, Luigi Einaudi, Giovanni Gronchi, Antonio Segni e Charles De Gaulle.
Dopo essere stata dismessa nel 1962 e dimenticata per anni in un garage della filiale Fiat di Roma, la Torpedo venne riscoperta nel 1970 da Raffaele Bacelliere, imprenditore e appassionato di motori recentemente scomparso all’età di 86 anni. Fu lui a riconoscerne per primo il valore storico, avviando un lungo lavoro di recupero che oggi continua grazie al figlio Gabriele, che ha ereditato la passione e la cura per questo autentico gioiello d’epoca. La macchina è oggi custodita a Bodio Lomnago, sul lago di Varese, dove la famiglia Bacelliere le sta restituendo l’antico splendore.
La pubblicazione in inglese del libro – curata da Linea Grafica con la traduzione di Patrizia Picardi – rappresenta un’importante apertura internazionale. A richiederla, numerosi esponenti del mondo delle auto storiche che hanno colto il valore unico di questa vettura come simbolo vivente della storia italiana.
«La storia della Torpedo e quella d’Italia si sovrappongono in maniera incredibile – dice l’autore Marco Linari – e proprio per questo abbiamo voluto renderla accessibile a un pubblico più ampio».
A dare ulteriore valore al volume contribuiscono due firme d’eccezione: il principe Emanuele Filiberto di Savoia, autore della prefazione, che sottolinea come “tra quelle portiere è passata la storia d’Italia”; mentre l’introduzione è firmata da Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano e figura di spicco nella politica italiana ed europea, che definisce la Torpedo “una perla unica per il peso storico che ha avuto”.
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