Ex Isotta Fraschini, parla la proprietà: “Non mancano i documenti, è mancata la buona politica”
Nel dibattito che sta animando la campagna elettorale interviene direttamente la proprietà, attraverso un lungo intervento sul sito "Vivaio Saronno", il progetto di comunicazione che accompagna la rigenerazione urbana dell’area

Sul “caso” ex Isotta Fraschini, che sta alimentando il dibattito elettorale, oggi interviene direttamente la proprietà, attraverso un lungo intervento sul sito “Vivaio Saronno”, il progetto di comunicazione che accompagna la rigenerazione urbana dell’area, oggi di proprietà dell’imprenditore Giuseppe Gorla.
L’intervento parte a testa bassa contro l’ex sindaco Airoldi: «Il Corriere della Sera, in due diversi articoli, ha per primo evidenziato i ritardi difficili da giustificare degli ultimi quattro anni. Tali “ritardi” sono il frutto della “scarsa attenzione” per il progetto da parte dell’ex sindaco Augusto Airoldi, che nel corso del proprio mandato non ha mai avanzato una proposta o un rilievo alla proprietà. Lo stesso giornale ha poi pubblicato un virgolettato dell’ex sindaco di Saronno che dice: «Progetto Isotta bloccato, Proprietà inadempiente». Ci sembra quindi opportuno fare chiarezza sul faticoso percorso dell’istruttoria del PII (Programma Integrato d’Intervento), presentato in data 8 luglio 2024 all’ormai ex amministrazione Airoldi, in cui il sindaco deteneva anche la delega all’Urbanistica».
I passaggi amministrativi del progetto
La ricostruzione dei vari passaggi fatti dal progetto è puntigliosa: «Il PII (Piano Integrato di Intervento) è stato presentato da parte del team di Saronno Città dei Beni Comuni – composto da professionisti di livello europeo e internazionalmente riconosciuti – coerente e completo di tutto quanto necessario per procedere all’istruttoria tecnica. Nulla è stato rilevato o fornito in risposta nei 90 giorni previsti a termini di legge, motivo per cui i legali della proprietà, dopo aver riscontrato che l’istruttoria era ben lontana dalla conclusione, hanno inviato una lettera di allarmato sollecito in cui segnalavano i potenziali danni economici dovuti al mancato rispetto dei tempi richiesti per legge. A seguito di tale sollecito, in data 29/10/24, SBC riceveva dal responsabile del procedimento, architetto Landoni una lettera (la stessa a cui ha recentemente fatto riferimento la Commissaria Prefettizia) che conteneva richieste incongrue e modalità di espressione inaccettabili, tali da indurre la proprietà a dichiarare l’impossibilità di proseguire l’iter e l’intenzione di ritirare il progetto motivandone pubblicamente le ragioni. Sindaco e dirigente presero le distanze da tale documento, sconfessandone la paternità, chiedendo alla Proprietà di non ritirare il progetto. Questo avveniva proprio il giorno che precedeva la votazione nel Consiglio Comunale del 6 novembre 2024 riguardo alla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni contro la maggioranza. Superata tale verifica con un solo voto di scarto, gli incontri tra Proprietà e uffici tecnici sono ripresi con l’emergere di nuove richieste o insostenibili economicamente (33 milioni richiesti a fronte di 6 milioni di oneri di urbanizzazione dovuti, la proposta di riconoscere “soli” 20 milioni è stata bocciata) o incongrui con il contesto urbanistico vigente (PGTU in fase di revisione, emendato dalle più grossolane aggressioni al progetto, vedasi un posteggio pubblico da 6 piani interrati al centro dell’area di proprietà privata) o palesemente in contrasto con le leggi che regolano, in Italia, lo strumento legislativo del Comodato».
«Nel frattempo – prosegue Saronno Città dei Beni Comuni – a riprova che la documentazione prodotta fosse completa e coerente, è stata avviata a metà dicembre la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), pur con grande ritardo rispetto alla consegna della documentazione (ottobre 2024), e nella quale si sono poi avute le osservazioni degli enti preposti e a cui la società sta lavorando per protocollare una risposta rispettosa di quanto nel frattempo concordato. Per riuscire a sbloccare una situazione di stallo che avrebbe portato a un nuovo e definitivo ritiro del progetto, la proprietà ha successivamente avanzato a gennaio 2025 la proposta di allargare le funzioni di utilità pubblica e di farsi carico di un parcheggio interrato da 220 posti auto al piano -2 dell’edificio UAE, da inserire all’interno dell’area in modo coerente con il masterplan e rispettosa dei principi urbanistici a cui il progetto si ispira, da costruire completamente con fondi privati a uso pubblico e nel più breve tempo possibile. Gli uffici tecnici hanno ritenuto di interesse questa proposta e hanno chiesto che venisse integrata da due ulteriori proposte: un maggior spazio di giardino pubblico lungo via Varese e la verifica che la strada a senso unico proposta tra via Balaguer e via Milano non inibisse la possibilità che potesse diventare in futuro a doppio senso».
La situazione attuale
«Questa è la situazione in cui ci si trova oggi. Gli uffici tecnici hanno validato le soluzioni urbanistiche proposte dalla proprietà ai tre punti di accordo appena citati, e SBC si è quindi impegnata a produrre la documentazione tecnica e a rivedere e integrare la documentazione per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) entro i primi di maggio 2025. In parallelo, si è ripresa la discussione sulla “bozza di convenzione”, pur in assenza di un avvocato amministrativista che affiancasse gli uffici tecnici, tema per il quale la proprietà ha chiesto un breve incontro “di cortesia istituzionale” alla Commissaria Prefettizia declinato, come era nei suoi diritti, dalla stessa. I documenti attualmente mancanti sono quindi quelli necessari per integrare le tre proposte citate e, come da accordi con l’Ufficio tecnico del Comune di Saronno, verranno consegnati entro i primi giorni di maggio 2025».
Il percorso dell’Isotta Frschini non si ferma
«Il progetto quindi non è per nulla bloccato, né SBC è inadempiente – conclude la società – È la “buona politica” che è venuta a mancare in questi ultimi quattro anni. Il progetto ha sicuramente subito infiniti ritardi amministrativi, dato che a più di quattro anni dal suo avvio non ha ancora avuto un’istruttoria conclusa, e ha subito la volontà politica dell’ex sindaco Airoldi e del presidente del Consiglio Gilli di non far dialogare maggioranza e opposizione e arrivare a delle proposte che integrassero quanto la proprietà aveva proposto, nonostante le continue aperture e sollecitazioni. Nel frattempo la proprietà si è confrontata e a lungo con maggioranza e opposizioni per comprenderne il punto di vista e integrarne eventuali proposte, dopo aver presentato e discusso il progetto in 15 incontri pubblici cittadini a cui hanno partecipato in media 150 persone».
«La proprietà è impegnata a concludere l’iter di istruttoria tecnica e mettere nelle condizioni la nuova amministrazione legittimamente eletta di affrontare una discussione politica sul valore economico, sociale e culturale della iniziativa e dei suoi ritorni verso la città. È inoltre fondamentale evidenziare come, nel frattempo, SBC stia provvedendo a bonificare completamente l’area pur senza avere alcun permesso di costruire proprio per essere pronta ad accogliere quanto prima funzioni importanti per la città di Saronno, come il grande parco da 85.000 mq, il Polo universitario e la Scuola professionale, le residenze cooperative che permettano l’accesso alla casa in termini economicamente compatibili anche per i giovani, la sede del Team UAE Emirates, la Torre direzionale a supporto della creazione di nuovi posti di lavoro e le residenze libere. Tutte funzioni che non potevano certo aspettare all’infinito se davvero ci fosse stata la volontà politica di far leva sul progetto per un rilancio della città in ottica europea».
L’ex Isotta Fraschini nei programmi elettorali
«SBC auspica quindi che la rigenerazione urbana dell’area ex Isotta Fraschini riceva la necessaria attenzione dagli schieramenti politici protagonisti dell’attuale campagna elettorale, e che tale rigenerazione venga riconosciuta come una leva importante per il futuro economico, sociale e culturale della città. La proprietà valuterà quindi con attenzione se e quali proposte verranno inserite in merito nei programmi elettorali dei singoli candidati, prima di prendere una posizione pubblica nei loro confronti dando il proprio endorsement in modo trasparente. Conferma inoltre la propria disponibilità ad approfondire e discutere il progetto con quelle forze politiche che porranno chiari elementi di discontinuità, in termini di persone e di visione politica, rispetto a quanto accaduto sotto la responsabilità diretta dell’ex sindaco Airoldi. In conclusione, non resta che osservare che nel corso degli ultimi 4 anni tutti i progetti edilizi hanno avuto libero corso, anche con grande consumo di suolo e anche negli ultimi giorni della reggenza Airoldi-Gilli, e il solo progetto rimasto al palo è quello legato alla riqualificazione dell’area ex Isotta Fraschini».
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