“Il nostro ultimo tentativo per l’ospedale di Gallarate”
Obiettivo Comune Gallarate chiede di dire No all'ospedale unico "ridimensionato". L'ultima proposta per mettere ognuno di fronte alle responsabilità. Mentre sulla manifestazione dicono: "Prematuro"

«Questa sarà l’ultima proposta che presentiamo, sull’ospedale».
È un po’ l’ultima chiamata, secondo Massimo Gnocchi e la lista Obiettivo Comune Gallarate, per poter invertire la rotta sul progetto dell’ospedale unico così come si è delineato.
Lo dicono quasi con amarezza, nel constatare quanto sia difficile incidere. Un dato reso evidente – secondo OCG – anche dall’ultimo documento che riduce ulteriormente i posti del nuovo ospedale previsto tra Gallarate e Busto.
«Di ospedale parleremo, ma non presenteremo più nulla. Perché crediamo di aver fatto tutto quello che una lista civica doveva fare. Quello che prevedevamo si è rivelato vero. Non abbiamo mai fatto polemica, sull’ospedale. Certo abbiamo avuto qualche scontro di gioco un po’ rude, ogni tanto, come è naturale che sia».
Cos’è quest’ultima proposta?
È una mozione (una presa di posizione del consiglio comunale) per mettere nero su bianco la contrarietà al progetto dell’ospedale unico così come si sta delineando.
Nello specifico il testo impegnerebbe il sindaco e la giunta “a censurare la proposta numerica di 664 posti letto (611 ordinari + 53 day hospital) indicata nella relazione dello studio di fattibilità dell’ospedale unico e riportata nella tabella di pagina 16 della citata delibera di Asst Valle Olona n.297” e a “proporre a Regione Lombardia ed a Asst Valle Olona di rivalutare drasticamente, nel rispetto della storia del San Antonio Abate e soprattutto delle esigenze sanitarie pubbliche della nostra città e della consistente mobilitazione popolare nata in sua difesa, tutta la generale impostazione legata al progetto dell’Ospedale unico e della conseguente offerta sanitaria dell’intera zona dell’area Malpensa”.

La mozione, come ultimo atto formale «chiude un cerchio che Ocg ha iniziato a tracciare» anni fa mettendo al centro l’impegno per l’ospedale cittadino e contro l’ospedale unico.
Un ospedale unico che si delinea sempre più compatto, per così dire: «Vogliamo credere che un ospedale di quelle dimensioni sia ancora rispondente alle necessità di una zona come questa? Compreso il flusso da Malpensa».
OCG dice che non abbandonerà il tema, pur senza avere più in mente proposte da portare in consiglio comunale. Del resto, più volte sia OCG che altre forze di minoranza hanno espresso un pensiero: sui diversi temi è difficile smuovere qualcosa da dentro il consiglio comunale, di fronte alla compattezza del centrodestra sulle posizioni delineate dal municipio.
E la piazza?
Sabato ci sarà la doppia manifestazione, su ambiente e sanità, in parte connessi visto che il nuovo ospedale eroderà gli ultimi prati e campi tra Busto e Gallarate.
Ma ma la manifestazione – ribadisce ancora Gnocchi – non convince: «Secondo noi non è matura una manifestazione ora. Le persone non si sono ancora rese conto di cosa sta accandendo, ci vorrà un po’. E arriverà il giorno in cui la piazza si riempierà». Momento sbagliato e non solo, anche sommatoria di temi sbagliata: «Non dissentiamo da chi vuole scendere in piazza, ma diciamo che si debba fare una manifestazione per ogni singolo tema».
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