Inclusione culturale: audioguide multilingue a Villa Panza e Palazzo Moroni per avvicinare i cittadini stranieri al patrimonio italiano
L’arte come ponte tra culture: a Varese e Bergamo un progetto per rendere il patrimonio italiano più vicino ai nuovi cittadini

Un nuovo progetto di inclusione culturale e sociale è stato recentemente realizzato a Villa e Collezione Panza a Varese e Palazzo Moroni a Bergamo, con l’obiettivo di avvicinare i cittadini di origine straniera alla conoscenza e alla fruizione del patrimonio storico e artistico italiano. Si tratta di “A più voci”, un’iniziativa promossa da Associazione Amici del FAI, FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e Fondazione IBVA, con il sostegno di Fondazione Cariplo. Il progetto rientra nel programma “FAI ponte tra culture”, pensato per favorire l’integrazione e promuovere il dialogo interculturale attraverso la valorizzazione dei beni culturali.
Grazie a un percorso formativo realizzato in collaborazione con Fondazione IBVA, alcuni studenti di origine straniera della scuola “Italiano per Tutti” hanno approfondito la conoscenza dei due Beni FAI e contribuito attivamente alla realizzazione di nuove audioguide in formato podcast. Tradotte e registrate direttamente dai partecipanti nelle loro lingue madri, le audioguide sono ora disponibili online e rappresentano un importante strumento di accessibilità e inclusione.
I contenuti sono fruibili in sette lingue: arabo, cinese, spagnolo, ucraino, turco, russo e persiano. Le audioguide sono accessibili sui siti dei due beni culturali coinvolti e su progettoapiuvoci.it. Inoltre, grazie a un editing audio facilitato, il progetto adotta i principi dell’Universal Design, rendendo i contenuti accessibili anche a persone cieche o ipovedenti.
“A più voci” non è solo un’iniziativa di traduzione e divulgazione, ma un vero e proprio percorso educativo e di cittadinanza attiva. I partecipanti sono stati coinvolti in un’esperienza di studio, formazione e condivisione che ha creato nuove connessioni culturali, contribuendo a costruire un senso di appartenenza e partecipazione nella comunità.
L’iniziativa rappresenta un modello innovativo di accessibilità e dialogo, dimostrando come il patrimonio culturale possa diventare un ponte tra storie e identità diverse, e uno strumento concreto per la costruzione di una società più inclusiva e consapevole.
La mostra “Un altro sguardo. Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa” a Villa Panza segna l’apertura di un ciclo dedicato al collezionismo come chiave di lettura del presente e strumento di educazione culturale. Il progetto nasce con l’obiettivo di affiancare alla visione spirituale di Giuseppe Panza di Biumo, il collezionista che ha dato vita alla celebre raccolta permanente della Villa, nuovi modi di concepire e vivere la pratica del collezionare
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