La comunità di Samarate “scossa e sgomenta” di fronte all’omicidio
L'assassinio di Teresa Stabile, uccisa a coltellate nella sua auto di fronte a casa, sta interrogando molti. Indetto il lutto cittadino e un incontro di riflessione in municipio

La comunità samaratese è «profondamente scossa e sgomenta per la terribile tragedia avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri». Lo dice la vicesindaca e assessora Cinzia Castiglioni, all’indomani del feroce omicidio compiuto da Vincenzo Gerardi, reoconfesso (e con elementi che fanno pensare alla premeditazione).
«Questa sera 17 aprile 2025, dalle 19:00 presso l’Atrio del Palazzo Municipale, l’amministrazione comunale invita i cittadini a partecipare a un momento di riflessione per Teresa e sulla violenza di genere. Stiamo insieme e facciamo comunità» ha scritto il sindaco Alessandro Ferrazzi, che ha indetto il lutto cittadino nei giorni 17, 18, 19 aprile 2025 e nel giorno dei funerali (non ancora noto).
Mercoledì sera, in via San Giovanni Bosco, mentre i carabinieri “congelavano” la scena del delitto, il sindaco Ferrazzi era «frastornato» di fronte a quanto accaduto, un omicidio che evoca precedenti episodi.
Teresa Stabile è infatti la quarta donna uccisa a Samarate in quattordici anni, in un raggio di cinquecento metri.
«Purtroppo, siamo costretti a registrare il quarto femminicidio che colpisce la nostra città nel corso degli ultimi anni: nel 2011 fu uccisa Marianna, nel 2022 Stefania e la giovane figlia Giulia, di soli sedici anni, e oggi piangiamo Teresa» continua l’assessora Castiglioni.
«Ci troviamo di fronte all’ennesima vita spezzata in modo orribile, al dolore senza fine dei familiari e di tutte le persone che l’amavano, a un atto insensato compiuto dall’autore del crimine, e a una collettività attonita che si stringe nel silenzio e nella condivisione di questa indicibile sofferenza».
L’omicidio, come in ogni altra comunità, ha profondamente segnato la collettività samaratese, che oggi si interroga sulle ragioni della violenza che ciclicamente ritorna (viene evocato anche il caso di Douglas Carolo, il giovanissimo samaratese sotto processo per l’omicidio di Andrea Bossi a Cairate).
Una violenza che spesso è scaturita in contesti cosiddetti “normali”, dentro le famiglie.
Tra le villette di Samarate quattro femminicidi in quattordici anni
«Questo è il momento del rispetto, della vicinanza, dell’espressione del cordoglio» concludono dal municipio. «A noi, come Istituzione, spetta ora il compito di proseguire con determinazione e potenziare tutte le misure di contrasto a qualsiasi forma di violenza contro le donne, affinché tragedie come questa non si ripetano mai più».
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