Liste d’attesa abnormi all’Asst Sette Laghi? Colpa di un sistema informatico da “ripulire”
La Sette Laghi spiega che i numeri forniti a Regione Lombardia non sono corretti perché ottenuti con un sistema informatico superato che non permette di avere elenchi puliti

Quanti sono gli interventi chirurgici in lista d’attesa dagli anni 2020 al 2023 all’Asst Sette Laghi?
Il dibattito scaturito dalla lettura della delibera regionale 4215 evidenzia un problema. I numeri anomali citati dal documento della giunta lombarda, che parla di oltre 13.000 appuntamenti in attesa, non sono in realtà veritieri ma rappresentazione di una situazione al momento oscura.
La Sette Laghi spiega che è un problema legato al sistema informatico che deve essere cambiato. Quelle cifre, fornite dalla stessa azienda ospedaliera a Regione, vanno epurate da appuntamenti doppi o anche tripli e persino da programmazioni già effettuate e risolte. In questo momento, dunque, l’azienda non è in grado di dare una lettura precisa del numero di pazienti in attesa di un intervento.
La certezza, come sottolinea il consigliere della Lega Emanuele Monti, è che dopo il Covid la Sette Laghi ha implementato il numero di sedute chirurgiche: «Se nel 2020 gli interventi chirurgici sono stati 16.030 già nel 2021 la produzione è aumentata a 20.639 interventi chirurgici, saliti a 23.796 nel 2022, a 24.577 nel 2023, attestandosi a 24.739 nel 2024, confermando l’incremento costante. Un impatto importante hanno gli interventi chirurgici eseguiti in regime di urgenza, che si attestano sempre oltre quota 5.000, ad eccezione del 2020, anno di maggiore impatto della pandemia covid, in cui comunque hanno raggiunto il numero di 4.973. A questi numeri vanno aggiunti anche gli interventi eseguiti in regime ambulatoriale, come ad esempio la cataratta: anche in questo caso, l’incremento di produzione è costante e netto. Nel 2020 gli interventi ambulatoriali sono stati 6.251, saliti subito a 9.969 nel 2021, a 10.441 nel 2022, per superare quota 11.000 interventi chirurgici ambulatoriali sia nel 2023, sia nel 2024».
La finalità della delibera regionale è quella di affidare alle Ats il compito di definire la quantità di attività aggiuntiva a cui destinare i 40 milioni di euro per aumentare l’attività e smaltire le liste. Ats Insubria dovrà lavorare, dunque, con la Sette Laghi per stilare nuove liste magari grazie al sistema informatico che è in via di adozione.
L’ultima perplessità rimane sui numeri relativi al privato accreditato: anche qui si registrano dati anomali, rispetto al confronto con le altre province, con 1821 e 4177 casi rispettivamente nel biennio 20/22 e nell’anno 2023. Chissà se frutto di altrettanti elenchi spuri
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