Mostra di De Rocchi e Ferroni al Chiostro Arte&Archivi di Saronno
La mostra, aperta lo scorso 12 aprile è visitabile fino al 25 maggio

Quanto dei semplici oggetti possono portarci oltre alla dimensione apparente? Francesco De Rocchi e Gianfranco Ferroni giocano con lo spazio e con la disposizione delle cose, alternando ritmicamente pieni e vuoti.
I due artisti realizzano delle composizioni con elementi quotidiani e spesso fragili come vasi, tazze e specchi, avvolti in un’atmosfera silenziosa e dal tempo sospeso. Nonostante possano sembrare distanti, i due artisti hanno degli elementi che li accomunano e che la mostra mette in risalto. È vero che, rispetto a De Rocchi, Ferroni dipinge con colori molto più scuri (grigio tortora o talpa, nero graûte, rosso ruggine, azzurro cinerino), ma spesso si banalizza l’utilizzo di colori chiari come sinonimo di felicità, dimenticando, per citare Giorgio Mascherpa, critico vicino al Chiarismo, che gioia, tristezza e malinconia sono gemelle.
La mostra è visitabile dal 12 aprile al 25 maggio alla galleria Il Chiostro Arte&Archivi di via Dalmazia, 9, la mostra, ad ingresso libero, è visitabile il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato mattina dalle 10 alle 12.30. Si tratta di un evento collaterale alla mostra “Cenacoli”, organizzata dal Comune di Saronno.
Se la luce in De Rocchi si associa a quel bagliore luminoso che sacralizza le sue composizioni, in Ferroni è la rivelazione del mistero esistenziale che tormenta l’essere umano. Gli oggetti sono il riflesso di una visione umana, sono memorie personali che testimoniano un’emozione passata; un mondo epifanico caratterizzato da ricordi metaforicamente racchiusi nel perimetro di quelle cose famigliari.
Giada Bulgari
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