«Potenziare le ferrovie di Varese per non restare indietro»
L'incontro organizzato dall'Ordine degli Architetti di Varese è stato un momento per riflettere su come il potenziamento dei trasporti su rotaia possa aiutare a rilanciare la città di Varese

Un tuffo nella storia delle stazioni della provincia di Varese ma con uno sguardo al futuro, per riflettere su come rilanciare la città attraverso il potenziamento del trasporto su rotaia. Questo il punto centrale dell’incontro organizzato dall’Ordine degli Architetti di Varese sabato 5 aprile. Un appuntamento per presentare il libro sulla storia e l’architettura delle stazioni di Varese e provincia scritto da Gian Franco Ferrario, ma anche per ascoltare i punti di vista dei tecnici Acg (Alta Capacità Gottardo): la squadra fondata dal senatore Giuseppe Zamberletti.
«In passato – spiega Elena Brusa Pasquè, presidente dell’Ordine degli Architetti di Varese -, Varese era un luogo di villeggiatura. Leopardi la chiamava la Versailles di Milano. Il lancio dell’economia varesina è cominciato con l’arrivo della ferrovia, con nuove aziende che venivano costruite proprio affianco ai binari. Per trasformare Varese, rilanciare la sua economia e collegarla in maniera più salda con il nord Europa e il resto d’Italia è necessario rinnovare il trasporto ferroviario».
«Dobbiamo renderci conto – aggiunge Costante Portatadino, vice presidente di Acg – che se non interverremo rapidamente sulla struttura ferroviaria di Varese, continueremo a restare indietro mentre il resto del mondo corre. Acg è nato nel 1977 per conciliare le esigenze di realtà diverse in Italia e in Svizzera. Anche oggi, è necessario rafforzare i rapporti con i territori vicini, in particolare il Canton Ticino e Milano».
La galleria del Ceneri, «Un’opportunità anche per Varese»
Completata nel 2020 e dalla lunghezza di 15,4 chilometri, la Galleria di base del Monte Ceneri ha abbattuto i tempi di viaggio tra Bellinzona, Locarno e Lugano. Allo stesso tempo, però, la galleria potrebbe rappresentare un’opportunità importante anche per la città di Varese. Ne è convinto Ferdinando Farba, socio Acg referente per la Svizzera.
«La Galleria del Ceneri – illustra Farba – ha reso prioritaria la linea Mendrisio – Varese per i viaggiatori che si spostano tra i Canton Ticino, Busto Arsizio, Gallarate e Malpensa. La linea di Luino, spesso soggetta a problemi dovuti a fenomeni idrogeologici, è invece diventata secondaria, anche se resta l’unica autorizzata per il trasporto delle merci».
«Sono convinto – aggiunge Farba – che ci siano i margini per raddoppiare le tratte sulla Mendrisio – Varese, senza intaccare le altre tratte del Canton Ticino. Inoltre, Tilo sembra già interessata a valorizzare maggiormente la linea Mendrisio – Varese anche per i collegamenti tra il Ticino e Milano, come lascia intendere l’aumento delle corse verso il capoluogo lombardo lungo questa tratta in occasione della Pasqua».
Una stazione sotterranea e nuovi spazi a disposizione in superfice, il progetto del passante ferroviario di Varese
Durante l’incontro è stato presentato anche il progetto del passante ferroviario di Varese: un piano che è stato proposto al Comune di Varese per mettere spazi al momento occupati dalle ferrovie a disposizione dei cittadini.
«Il progetto – spiega l’ingegnere e architetto Salvatore Crapanzano – prevede la realizzazione di far passare la ferrovia Nord in una galleria dalla zona di Vivirolo a Casbeno e creare una stazione sotterranea da integrare con quella della stazione delle ferrovie dello Stato. In questo modo, non solo si ridurrebbe il percorso di circa quattro chilometri, ma si libererebbe l’intera area che oggi si trova tra le due stazioni, permettendo così di implementare in superficie tutte quelle funzioni che la città di Varese avrebbe bisogno per trasformare il suo centro».
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