Tassa della salute per i frontalieri: la Lega insiste “ci sarà entro fine anno”. Astuti: “Bertolaso spieghi”
In un'intervista al quotidiano Italia Oggi la consigliera regionale Sneider assicura che si procederà entro fine anno. Il Dem Astuti chiede chiarezza all'assessore regionale Bertolaso

Si torna a parlare della tassa della salute a carico dei vecchi frontalieri. Lo scorso weekend, il giornale Italia Oggi ha riportato le dichiarazioni della consigliera regionale della Lega Silvana Sneider che annuncia l’introduzione del contributo entro fine anno.
La leghista spiega che l’imposizione ci sarà indipendentemente dalla decisione della Svizzera di consegnare allo Stato italiano le informazioni relative a questi lavoratori, in servizio prima del luglio 2023. La percentuale su cui Regione si starebbe orientando è quella del 3%, la più bassa della forbice indicata nella Legge Finanziaria.
L’unico ostacolo che rimane è la comunicazione: si starebbe valutando il sistema migliore per arrivare a tutti i lavoratori con occupazione in Canton Ticino.
L’articolo del giornale ha indotto il consigliere dei Democratici Samuele Astuti a chiedere chiarezza all’assessore al Welfare Guido Bertolaso: «La Lega lo sta dichiarando apertamente che ‘sulla tassa sulla salute non si torna indietro’. E sostiene che sia previsto dal trattato bilaterale, per questo vogliono a tutti i costi i dati sui frontalieri dall’amministrazione del Canton Ticino. Noi, invece, vorremmo avere delle risposte chiare da parte di chi, in Regione Lombardia, è responsabile della partita, quell’assessore al Welfare Bertolaso che non si degna di venire in audizione in Commissione speciale. E non capiamo il perché».
Il Partito democratico, che si dice contrario, aveva organizzato, con i sindacati dei frontalieri, una manifestazione a Varese: «Il 3 febbraio, cioè oltre due mesi fa, abbiamo presentato al presidente della Commissione, Giacomo Zamperini, di Fratelli d’Italia, la richiesta di audizione in Commissione con Bertolaso proprio perché venga a spiegarci la questione. In particolare, vorremmo sapere come la Giunta regionale intenda applicare la norma rivolta ai vecchi frontalieri. La nostra richiesta è giustificata dal fatto che la legge di bilancio statale per il 2025 ha introdotto una modifica al comma 238 dell’articolo 1 della legge 213/2023 che rischia di penalizzare ulteriormente e immotivatamente i lavoratori interessati. Ci sembra che Regione stia pensando a stratagemmi per superare i limiti che il trattato internazionale impone alla doppia tassazione. Vorremmo dei chiarimenti e deve darceli chi gestisce la sanità in Lombardia. Attendiamo che l’assessore venga quanto prima in Commissione a rispondere prima ai frontalieri che a noi» conclude Astuti.
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