Udine ritorna in Serie A, la rivincita di Adriano Vertemati
I friulani centrano in anticipo la vittoria nella regular season di A2 e torneranno nella massima categoria dopo 16 anni. In panchina l'ex coach della Openjobmetis che ha riscattato la brutta esperienza varesina

In attesa che Varese confermi – con la salvezza matematica – la propria permanenza in Serie A, c’è una società che da domenica sera si è guadagnata la partecipazione al massimo campionato di basket per la stagione 2025-26. È la APU Udine che ha vinto la regular season di Serie A2 (la cui formula è finalmente tornata quella di un tempo) e guadagnato così la promozione.
La vittoria della Old Wild West è anche stata la rivincita di Adriano Vertemati che tornerà così da capo allenatore – salvo sorprese estive – al piano più alto della pallacanestro tricolore. Un gradino su cui l’allenatore milanese era salito proprio alla guida della Openjobmetis in una mezza stagione che, obiettivamente, fu disastrosa (3 vittorie e 10 sconfitte): il tecnico legò le proprie fortune alla presenza in squadra di Alessandro Gentile (di cui in qualche modo si fece garante) e pagò quel percorso negativo con l’esonero a favore di Johann Roijakkers. Un’esperienza di cui Vertemati ha fatto tesoro: ripartendo dal “piano di sotto” si è riscattato guadagnandosi il ritorno al vertice.
Quello di Udine è stato un campionato notevole, soprattutto perché i bianconeri friulani – pure considerati una buona squadra per la categoria – non erano tra i principali favoriti. Invece la Old Wild West ha viaggiato a ritmi alti e vinto 28 partite sulle 36 disputate finora, chiudendo in anticipo la “pratica” con il successo su Rimini, seconda in classifica e lasciando per ora a bocca asciutta corazzate del calibro di Cantù, Pesaro o Fortitudo Bologna. La lotta per la seconda promozione è quindi rimandata ai playoff.
La squadra costruita dal gm Andrea Gracis è stata trascinata dalla coppia di americani formata da Anthony Hickey e Xavier Johnson (entrambi già esperti di A2) affiancati dal capitano Mirza Alibegovic (figlio di Teo, che fu un giocatore importante di Udine ai tempi della Snaidero) e da un gruppo di italiani (Caroti, Da Ros, Pullazi, Ikangi, Stefanelli) senza particolari stelle, che però si è rivelato molto solido per la categoria. Il capoluogo friulano mancava da 16 anni dalla Serie A: il club – nella sua precedente “versione” retrocedette infatti nella primavera del 2009 e nel 2011 fallì per poi essere subito rifondato. Ora la gioia più grande dell’ultimo ventennio.
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