Da Verona senza biglietto: Daspo per 94 ultras veneti

Novantaquattro Daspo a tifosi veronesi. Oltre allo 0-0 sul campo, il risultato della partita tra Varese e Verona giocata lo scorso 18 dicembre allo stadio Franco Ossola di Masnago è imponente: quasi un centinaio di supporters scaligeri arrivati a Varese senza biglietto non potranno assistere a manifestazioni sportive per almeno un anno. La decisione è stata presa dal questore di Varese e la pena varia da 1 a 3 anni a seconda della posizione individuale dei veronesi identificati. Prima e dopo la partita tutto era filato liscio: il livello di allerta era elevato data la storica rivalità tra le due tifoserie. Da Verona erano arrivati oltre 1300 tifosi dei gialloblu, la maggioranza dei quali tesserati e con regolare tagliando di ingresso allo stadio. Tra questi c’era un gruppo di quasi 100 ultras, anch’essi tesserati, ma giunti a Varese senza tagliando di ingresso e senza poterlo comprare visto il divieto di vendita il giorno della partita. Gli ultras, dopo essere giunti organizzati nei pressi dell’impianto sportivo, si sono assiepati davanti l’ingresso della curva sud dello stadio – settore riservato ai tifosi ospiti – con l’unico scopo di tentare di entrare abusivamente all’interno, pressando e spintonando gli stewards e costringendo le forze dell’ordine ad intervenire. A quel punto, sono stati identificati tutti i tifosi veronesi coinvolti nei fatti. Tra l’altro, poco prima dell’arrivo a Varese, alcuni di questi tifosi erano scesi dall’autobus ed avevano danneggiato un’autovettura che esponeva una sciarpa della Juventus in autostrada all’altezza del casello di Agrate Brianza: sono stati individuati i responsabili del gesto grazie all’impianto di videosorveglianza.

 

Lo stazionare davanti allo stadio da parte di questo gruppo di tifosi e le tensioni che ne sono derivate, hanno costretto la polizia a mantenere la chiusura al traffico delle strade circostanti il “Franco Ossola”, poiché questi tifosi si sono trattenuti per tutto il tempo della partita per cercare di ottenere l’ingresso, invadendo la sede stradale. I provvedimenti sono stati inviati alla Questura di Verona che nei prossimi giorni provvederà alla notifica agli interessati.