Cersaie, una fiera un po’ varesina
Sei aziende e il rpesidente di Federbagno: ha avuto il suo peso l'industria varesina alla grande fiera della ceramica di Bologna
Cersaie, il salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno che si è svolta a Bologna dal 20 al 24 settembre 2011 ha chiuso i battenti con un risultato soddisfacente: sono state oltre 1000 le aziende che hanno occupato i 176.000mq di superficie espositiva con circa 85mila visitatori.
Fra le aziende italiane presenti alla grande e prestigiosa manifestazione fieristica erano presenti anche sei realtà varesine: da diverse edizioni partecipano la Alvar di Gavirate, la Gedy di Origgio, la Inda di Caravate, la Koh-i-noor di Tradate, la Lamberti di Albizzate e la Montolit di Cantello.
Fiore all’occhiello, che dimostra la spiccata imprenditorialità nostrana nel settore, è la recente conferma di Gianluca Marvelli a presidente di Assobagno, associazione di categoria che racchiude le più importanti marche del settore bagno presenti sul territorio nazionale, per il triennio 2011- 2014. Marvelli è amministratore della Koh-i-noor ed è un profondo conoscitore del settore. «L’ambiente bagno – spiega il presidente – Da anni non è più concepito come luogo di intimità e della cura personale, ma è diventata la stanza preferita dagli italiani. Il bagno è diventato una stanza come le altre, che deve integrarsi con esse. La cura dei particolari, degli accessori, i minimi dettagli sono essenziali per un arredamento funzionale. In fiera si sono potuti vedere interessanti materiali ecosostenibili ed innovativi».
Questo fa pensare che il settore stia investendo in ricerca: «Purtroppo però non possiamo nascondere le difficoltà del settore in questi tempi – continua – Tuttavia credo che visitando gli stands e parlando con gli addetti ai lavori le aziende si sono dimostrate moderatamente ottimiste in quando parte dei consumatori pone ancora attenzione verso questi ambienti, e questo ci fa ben sperare. Anche se i segnali non sono positivi. Certo che occorre che prevalga in generale un maggior clima di fiducia».
Visto la crisi interna, il settore in generale punta verso qualche paese emergente: «Cina e Medio Oriente sono i mercanti che destano più interesse – spiega Marvelli – Questi paesi sono ancora lontani dalla cultura della casa come noi l’ abbiamo creata. L’ Europa è ancora il mercato a cui noi puntiamo, ma purtroppo i dati non sono positivi. La domanda è crollata in paesi come la Grecia e la Spagna. Per fortuna da ultimi dati vi è una ripresa di vendite in Francia e Germania, questo lo si è anche potuto verificare dall’ aumento di presenze francesi e tedesche in fiera come visitatori».
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