Mazzucchelli ha inventato gli occhiali biodegradabili

L'azienda di Castiglione Olona ha brevettato una bioplastica i cui componenti, compresi i plastificanti, sono tutti naturali. Il nuovo materiale che si chiama M49 è già stato utilizzato da Gucci

mazzucchelli giovanni orsi m49 2011

Un’innovazione ad ogni generazione. Deve essere questa la formula che ha permesso alla Mazzucchelli, azienda  di Castiglione Olona, di andare avanti con successo per oltre 170 anni.

Il capostipite Santino inizia nel lontano 1849, producendo bottoni e pettini di tartaruga e corno. Nel ‘900 si passa prima alla celluloide, impiegata per molti oggetti in sostituzione dell’avorio, comprese le palle da biliardo, e poi all’acetato di cellulosa, utilizzata nella fabbricazione degli occhiali. Durante il boom economico la Mazzuchelli avvia le prime produzioni di cellophane e negli anni ’70 si cimenta con le lenti da sole e da vista in materiale organico. L’ultima sfida viene lanciata nel 2011. L’azienda di Castiglione Olona sforna dai suoi laboratori una bioplastica, un materiale ecosostenibile ricavato da fibre di cotone e legno brevettato con la sigla M49. «Sembra sempre di ricominciare daccapo – dice Giovanni Orsi (foto sopra), presidente della Mazzucchelli, quinta generazione in azienda-. Per noi è come un ritorno alle origini, perché ci si riaffida alla natura, ma in questo caso si parte da fonti rinnovabili».

mazzucchelli giovanni orsi m49 2011

Il nuovo materiale mantiene tutte le caratteristiche estetiche e tutti gli effetti cromatici dell’acetato, con la differenza che è riciclabile e biodegradabile al 100%. I test effettuati hanno, infatti, dimostrato che la M49 ha tempi di biodegradabilità più veloci (115 giorni) rispetto agli standard fissati dall’Unione Europea (180 giorni), mentre i test per verificare se sia compostabile non sono stati ancora ultimati. «La lavorazione è identica a quella della lastra di acetato tradizionale – spiega Walter Lomazzi (foto), direttore vendite dell’azienda – ciò che differenzia la M49 sono i plastificanti usati, anch’essi derivanti da materie naturali».

La bioplastica, che ha un costo superiore all’acetato del 20%, è prodotta completamente dalla Mazzucchelli 1849 in Italia e verrà utilizzata soprattutto per la produzione di accessori per la moda e nell’arredamento. «La sua origine totalmente naturale – continua Lomazzi – gli dona un piacevole effetto setoso e permette di ottenere effetti cromatici tridimensionali inimitabili. Le prestazioni sono superiori: è più stabile e più compatibile con diversi polimeri».

Un primo test sul mercato è stato fatto grazie alla collaborazione con Gucci, noto marchio dell’alta moda, che ha utilizzato la M49 per realizzare alcuni modelli di occhiali. In azienda si è appena affacciata la sesta generazione. Sarà un caso, ma questa ultima grande innovazione ha tutto il sapore di una sensibilità molto giovane.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Settembre 2011
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