Giro di Padania a Lonate, gli “antileghisti” pronti alla protesta

Si scalda l’attesa per l’arrivo del Giro di Padania a Lonate Pozzolo. Un’attesa non solo (o non tanto) sportiva, quanto politica e di ordine pubblico, visto che nel Nord la "caccia" al gruppo di ciclisti è aperta. «Contro il razzismo, contro la distruzione del territorio, contro la "padania", troviamoci alla partenza, portare fischietti e padelle, vi aspettiamo rumorosi!»: questo è l’invito diffuso a suon di volantini da un autorganizzato gruppo di "Antileghisti varesotti", che usano come slogan l’allusivo "Leghisti, pedalare!" (nel senso di andarsene). Il presidio rumoroso sarebbe la "tappa" lombarda della protesta: la corsa è stata contestata martedì alle porte di Mondovì, teatro di scontri tra militanti di Rifondazione (tra cui il segretario nazionale Paolo Ferrero), poliziotti e… "ammiraglie" delle squadre, prese a calci dai contestatori (ma Ivan Basso e Sacha Modolo hanno lamentato anche schiaffi ai corridori). E poi ancora oggi, a Savona, altre contestazioni.

La mobilitazione annunciata, anche se non sostenuta da una rete ufficiale e da nessuna organizzazione, potrebbe essere dunque rumorosa e ben visibile, alla partenza della tappa di un giro che sta suscitando polemiche da due mesi, dal Piemonte all’Emilia, alla Lombardia. Anche a Lonate Pozzolo se ne discute da tempo: prima per la dizione di "Lonate Pozzolo-Malpensa" come punto di partenza della tappa («Ma come? Lonate descritta come frazione di Malpensa, succursale dell’aeroporto?» ha fatto notare qualcuno), poi proprio per il carattere politico di una gara comunque con tutti i crismi dell’ufficialità: il dibattito ha infiammato anche il blog dei Democratici Uniti (il centrosinistra locale), vera piazza virtuale frequentatissima anche dagli altri partiti. L’ultima polemica interna al paese è nata proprio dai volantini, con l’accusa dei leghisti lonatesi contro Walter Girardi, militante del Pd, indicato come presunto autore del volantinaggio incriminato: «Sembra scritto da lui, in più di un’occasione ha scritto e detto le medesime cose riportate nel volantino stesso», si legge sulle pagine web della Lega di Lonate. I padani dicono che è razzista, stolto e ignorante chi non riconosce il carattere sportivo e mischia «la politica di basso livello» ad una manifestazione sportiva. Girardi conferma la sua estraneità ai fatti e sta valutando di sporgere querela. Intanto la mobilitazione contro il Giro di Padania corre anche sul web e nelle mailing list.