Napolitano sferza il governo: “In questo momento è necessario il linguaggio della verità”
Dopo 18 anni un presidente della repubblica interviene al Meeting di Comunione e liberazione. Il capo del Quirinale accolto da un'ovazione: «dare fiducia non significa dare illusione minimizzando o smitizzando i nodi critici della realtà ma guardandoli in faccia con coraggio»
Dopo 18 anni un presidente della repubblica ritorna al Meeting di Rimini organizzato da Comunione e Liberazione. Prima di Giorgio Napolitano, nel 1993 c’era stato Oscar Luigi Scalfaro e Francesco Cossiga nel 1991. Napolitano è stato accolto da un’ovazione dei tanti presenti alla 32ma edizione della convention. «Colgo in questo magnifico incontro e la sua continuità – ha esordito il capo del Quirinale – l’occasione per ridare respiro storico e ideale al dibattito politico nazionale».
Nel suo intervento sul tema dei “ 150 anni di sussidiarietà”, il Presidente della Repubblica ha toccato molti punti. Ha lanciato un monito alla classe dirigente italiana, chiedendo di parlare «il linguaggio della verità necessario in questo momento che impone un’autentica svolta per rilanciare una crescita del Paese meno diseguale e ispirata a una nuova visione del progresso… dare fiducia non significa dare illusione minimizzando o smitizzando i nodi critici della realtà ma guardandoli in faccia con coraggio il coraggio della speranza della volontà e dell’impegno».
Nel suo intervento sul tema dei “ 150 anni di sussidiarietà”, il Presidente della Repubblica ha toccato molti punti. Ha lanciato un monito alla classe dirigente italiana, chiedendo di parlare «il linguaggio della verità necessario in questo momento che impone un’autentica svolta per rilanciare una crescita del Paese meno diseguale e ispirata a una nuova visione del progresso… dare fiducia non significa dare illusione minimizzando o smitizzando i nodi critici della realtà ma guardandoli in faccia con coraggio il coraggio della speranza della volontà e dell’impegno».
«Da quando l’Italia e il suo debito sono stati investiti dalla speculazione siamo immersi in un angoscioso presente, nell’ansia del giorno dopo, in una obbligata e concitata ricerca di risposte urgenti. Non troveremo vie d’uscite soddisfacenti durevoli senza rivolgere la mente al passato e lo sguardo al futuro e ringrazio perciò voi che ci sollecitate a farlo».
Al meeting di Rimini era presente anche Marchionne. «Sono qui perché Napolitano è un punto di riferimento del Paese».
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