Fasci littori sul simbolo della città, gli antifascisti insorgono
In rete il volantino promozionale di una festa organizzata per sabato 25 giugno dai gruppi di estrema destra: come due anni fa, c’è anche il simbolo della città. Farioli: “Prenderemo provvedimenti”
La notizia, anche questa volta, viene dalla rete: proprio come due anni fa, gli skinhead di Busto Arsizio stanno organizzando una festa in un luogo ancora segreto, con la collaborazione di alcuni gruppi musicali della zona e anche quella – involontaria – della città intera, visto che nella locandina dell’evento è riportato il simbolo di Busto Arsizio affiancato da due fasci littori. Non è una novità: il tutto si era già visto nell’aprile del 2009, quando l’evento, organizzato al Museo del Tessile, era stato bloccato in extremis dall’intervento della Questura, che aveva constatato la mancanza delle autorizzazioni indispensabili per lo svolgimento di un’iniziativa aperta al pubblico. Ma il gruppo di estrema destra non si è perso d’animo ed è tornato alla carica con le stesse modalità: la locandina diffusa in città e su Facebook (dove i partecipanti al relativo evento sono circa 120) parla di un concerto delle band Soliti Sospetti e Koma Etilko, organizzato per sabato 25 giugno alle 21, seguito da festa e dj set. Nessuna indicazione sul luogo dell’evento, tenuto per il momento segreto agli stessi partecipanti, ma non manca il logo comunale nella sua versione modificata con una grafica di ispirazione neofascista. L’organizzazione, come nel caso precedente, è opera di Skinhouse Milano.
Immediata la protesta del Comitato Antifascista cittadino, che ha inviato una lettera al sindaco Gigi Farioli: «Ci auguriamo che lei e le istituzioni democratiche, nonché le autorità preposte a intervenire, si attivino per prevenire ed evitare la realizzazione di tale raduno o di altre iniziative simili. Confidiamo, con questo appello, nel senso civico e democratico di chi dirige e di chi rappresenta a vario titolo la città. Invitiamo tutte le forze antifasciste e democratiche a prestare massima attenzione e vigilanza”. Alla protesta si è unita anche l’Anpi di Busto Arsizio, che ha richiesto a sua volta “l’intervento degli organi preposti al fine di scongiurare che, ancora una volta, nell’indifferenza, si riesca a dare visibilità a gruppuscoli reazionari e neofascisti indegni di un consesso democratico».
Chiamato in causa dalle associazioni, il sindaco Farioli risponde di aver già attivato le forze dell’ordine per prendere informazioni sull’evento: nelle prossime ore il primo cittadino incontrerà il commissario Giovanni Broggini per valutare la linea d’azione. «Il nostro atteggiamento – dice il primo cittadino – non è cambiato di una virgola rispetto a due anni fa, anzi se possibile raddoppieremo l’impegno contro questo tipo di manifestazioni».
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