Una giornata per scoprire la Valle della Bevera
É la proposta di LIPU e dei Comuni coinvolti nello studio di fattibilità che porterà all’istituzione di un parco di interesse sovracomunale
Un nuovo passo verso l’istituzione del PLIS – ovvero: parco di interesse sovracomunale – della Bevera. É quello che si apprestano a fare Varese, Comune capofila del progetto, insieme alle
amministrazioni di Arcisate, Cantello, Induno Olona, Malnate e alla LIPU.
L’appuntamento è per sabato 21 maggio al Palavelmaio, in piazza Martiri della libertà 2, ad Arcisate, dove i promotori attendono i cittadini per una giornata di studio e confronto dal titolo: “Valle della Bevera: la natura di un parco”. Il programma prevede, a partire dalle 10, un convegno su: “Conoscere la Bevera”. I relatori, coordinati dall’assessore varesino Luigi Federiconi, offriranno un’analisi del territorio, dalla flora e dalla fauna tipiche della valle alle minacce della crescente urbanizzazione locale.
Alle 13 Coop Lombardia offrirà a tutti i presenti un pranzo alla trattoria Filograna, mentre nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, grazie alla collaborazione di Aspem verranno organizzate una serie di visite guidate nella valle alla scoperta delle peculiarità ambientali della zona e delle sue importanti connessioni ecologiche.
La partecipazione all’intera giornata è gratuita, ma è necessario prenotarsi entro giovedì 19 maggio all’ufficio coordinamento del Comune di Varese telefonando ai numeri 0332/255373 – 255354.
La giornata di sabato rientra nelle finalità del progetto “Studio di fattibilità per l’istituzione del PLIS Valle della Bevera” finanziato dalla Cariplo, con il contributo del Comune di Varese e LIPU e che
prevede, tra gli altri obiettivi, il coinvolgimento della popolazione. Le analisi preliminari per la creazione del parco dovrebbero chiudersi a settembre, per poi attendere la ratifica del PLIS da parte della Provincia.
«Quella della Bevera è un’area che va tutelata, non solo per proteggere la ricchezza di aree agricole e forestali che la caratterizzano, ma anche perché essa rappresenta l’anello mancante tra i parchi del nord della provincia, come il Parco Campo dei Fiori e i PLIS di Valle del Lanza e Rile Tenore Olona – spiega Massimo Soldarini, responsabile volontariato LIPU -. Tutelando i boschi della
Bevera manteniamo le connessioni ecologiche tra aree verdi necessarie alle specie animali per migrare e, quindi, per sopravvivere. In ultima analisi, il nuovo PLIS fornirà al territorio un prezioso contributo alla salvaguardia della biodiversità, con ricadute positive non solo
sull’ambiente, ma anche sull’uomo».
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