Le “Note a margine” fanno tappa da Carù

Sabato 30 aprile alla Carù Dischi di Gallarate si terrà la presentazione del libro di Davide Ielmini. Interverrà il musicista brasiliano Marcos Vinicius

Chopin e Rolling Stones, clavicembalisti italiani del Settecento, musica contemporanea (brani per clarinetto solo) e jazz: Nina Simone, Sarah Vaughan, Charles Mingus. Sarà solo musica? Forse! Da qui prenderà il via la prima presentazione ufficiale di “Note a Margine 2 – I mondi paralleli della musica”, volume edito da Zecchini Editore e scritto da Davide Ielmini: giornalista, critico musicale e collaboratore per “La Provincia di Varese”, Varesenews, Varese7press. Autore di articoli sociologici per alcune testate nazionali specializzate che hanno deciso di farsi del male nel raccontare, ininterrottamente, quanto la musica non sia una disciplina per perditempo. Il volume cade nel decimo anniversario della pubblicazione del primo libro di “Note a Margine” (Zecchini Editore, 2001), volume che ha riscosso successo a livello nazionale con la vendita, in poco meno di 6 mesi, di oltre mille copie.
Appuntamento fissato a sabato 30 aprile, dalle ore 11.15, da Carù Dischi a Gallarate con tanto di regia musicale ed esecuzioni live. Per dire, tutti in coro: «Accidenti alla musica!». «Accidenti a questo “supplizio”!», esclamerebbe un personaggio di Ielmini. Che ci si fa con la musica, oggi, è un bel problema. Come: la musica, arte democratica che unisce e lega ma che il Governo non riconosce e bistratta, vive e palpita? Forse ci si dovrebbe preoccupare: qui si annusa odore di zolfo! Secondo statistiche, gli allievi ai Licei Musicali, alle scuole di musica pareggiate e ai conservatori, aumentano: coraggio, ragazzi, ce la possiamo fare! Come dichiara Giulia, personaggio reale e vivente di “Note a Margine 2”: «La musica è, prima di tutto, un intervallo brevissimo tra ciò che pensi sia bello e ciò che è veramente bello».
 
Al fianco di Davide Ielmini (foto a destra), nel ruolo di relatore e artista ormai blasonato, Marcos Vinicius: chitarrista brasiliano da anni residente a Legnano, varesino d’adozione ma cittadino del mondo e, come lui stesso si definisce, “campesino della musica” con performance a Londra e New York. Le note debbono essere arate, seminate, coltivate: non si può pretendere che il pubblico si avvicini al pubblico. È l’artista, in questi tempi globali, a dover affiancare l’ascoltatore per convincerlo delle proprietà terapeutiche delle note contro i malanni – soprattutto psicosomatici – di questi nostri tempi.
 
Una galleria di personaggi strampalati che, però, raccontano attraverso le loro esperienze nei più disparati campi musicali – direzione, orchestrazione, composizione, critica, interpretazione – ciò che sta accadendo oggi nelle sale da concerto. C’è chi si improvvisa grande concertista, chi inventa metodi fallimentari, chi vorrebbe cancellare le note, chi si trova ad abitare in un orecchio, chi ricorda un’infatuazione tra le aule dei conservatori. Chi pensa che l’amore sia tutto, ma senza tradire la musica, e che l’errore sia fonte di originalità. Infine, chi guarda alle note come ad un viatico di santità e che tenta di capirci qualcosa scomodando l’Altissimo, qualche Santo e un Monsignore.  
 
La musica come economia della società, fonte di guadagno, via d’uscita dalla crisi: basta crederci!
 Davide Ielmini, laureato all’Università Statale di Milano con una tesi in Sociologia della Musica, Sociologia della Cultura e Cultura di Massa – “Consumo, ascolto e gusto musicale negli adolescenti di oggi” – si divide tra la cultura d’impresa e la musica che fa cultura. Tra il blog Generazione Pro Pro del Corriere della Sera e le note di copertina per cd di musica contemporanea e improvvisazione italiana, tra testi di drammaturgia e poesie al rapporto tra “cultura-società” per magazine universitarie e di psicologia.
 
Marcos Vinicius, tra Toccate e Fuge, Galop e Berceuse, Valsa Triste e ritmi latini parlerà dei racconti del libro – ristampa di Note a Margine 1 e degli oltre venti racconti inediti che formano la pubblicazione – affidandosi alle melodie melanconiche del Sud America. Per trasformare le parole in note e le note in messaggio di fratellanza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Aprile 2011
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