Cigs, oltre 2000 richieste nei primi tre mesi dell’anno

I dati provengono dall'osservatorio nazionale sulla cassa integrazione della Cgil. Siamo «vicini ad un punto di non ritorno, serve una svolta urgente»

Nel primo trimestre del 2011 le richieste di Cigs (Cassa integrazione guadagni straordinaria) hanno raggiunto quota 2061. È il dato rilevato dall’Osservatorio sulla cassa integrazione della Cgil. Per la Confederazione siamo «vicini ad un punto di non ritorno, serve una svolta urgente». La crescita di richieste, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando (1.760 ricorsi), è del 17,1% e riguarda 3.031 unità aziendali rispetto alle 2.553 del primo trimestre del 2010. I tavoli di crisi aperti al ministero dello sviluppo economico siano al momento 183. Numeri che il sindacato rilancia alla luce, sottolinea il segretario confederale, Vincenzo Scudiere, «di come ieri è stata definita la vicenda Vinyls e di come si stiano aggravando le grandi crisi industriali, ad esempio: Eurallumina, Basell, Antonio Merloni, Fincantieri, Omsa, Legler, Phonemedia, Omnia service, Firema, Tirrenia, e altre ancora».

Nel dettaglio il rapporto sottolinea come si consolidino le aziendali, in crescita del +2,2%, e che rappresentano il 64% del totale dei decreti. Le altre causali significative nei decreti riguardano le domande di ricorso al fallimento (+122,5%), al ricorso al concordato preventivo (+45,6%). Tornano ad aumentare i contratti di solidarietà (+47,3%) che rappresentano il 19,1% del totale dei decreti. Le domande di ristrutturazione aziendale rimangono su numeri bassi: sono state infatti solo 51, appena il 2,4% dei decreti. Anche in questo mese, quindi, “e con ancora più forza” si conferma una tendenza all’aumento dei casi di fallimento e aumentano anche i casi di concordato preventivo: «Segnali di crisi industriali più consistenti e di vera crisi di prospettiva». Mentre è costante la tendenza da tempo in atto dell’aumento degli interventi di tipo passivo verso le imprese. Infine sono solo il 5,7% del totale dei decreti, gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale dell’impresa.

Per quanto riguarda le grandi crisi industriali, secondo la Cgil s ista arrivando ad un punto di non ritorno. «Abbiamo bisogno – spiega scudiere – che il governo prenda con più determinazione ed efficacia le decisioni che deve assumere». Il sindacalista, infatti, ricorda come si è conclusa la vicenda Vinyls, dopo che l’accordo con il fondo svizzero Gita sembra essere andato in fumo per il mancato rispetto degli impegni per la capitalizzazione della newco. «Siamo molto insoddisfatti per come si è definita la vicenda senza che il governo abbia tenuto in considerazione un impegno diretto dell’Eni».
I numeri dell’osservatorio, inoltre, preoccupano anche perché «non vorremmo trovarci a dover fronteggiare brutte notizie, come ad esempio a Termini Imerese con l’ipotesi che tutto possa precipitare velocemente facendo svanire ipotesi che abbiamo condiviso negli ultimi mesi. Il nostro – conclude Scudiere – non è un allarme da irresponsabili ma una valutazione di come bisogna affrontare la crisi in maniera più determinata».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 21 Aprile 2011
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.