Melandri: “Radici cristiane, solidarietà a Cinzia Colombo”
Il candidato sindaco della Federazione della Sinistra interviene sul tema in discussione in consiglio comunale mercoledì scorso
Riceviamo e pubblichiamo
In riferimento all’ultima convocazione del Consiglio Comunale di Gallarate del 31 marzo e, nello specifico, alla discussione del terzo punto all’Ordine del Giorno: "Modifica Art. 1 del vigente Statuto Comunale. Approvazione.", intendo esprimere la mia condivisione e la mia solidarietà alla scelta della Consigliera Comunale Cinzia Colombo.
I fatti: nell’ultima seduta del Consiglio Comunale il PDL di Gallarate, con l’appoggio della Lega, del Partito Democratico, dei Socialisti e degli altri gruppi presenti in Consiglio Comunale, ha approvato una modifica allo Statuto che integra un riferimento alle radici cristiane. Solo la Consigliera Colombo si è permessa di sottolineare come la religione sia stata utilizzata per fini e scopi di carattere puramente politico ed elettorale e come il simbolo della fede cristiana, in questo modo, sia stato sminuito e mortificato. Nella fattispecie di altro non si è trattato se non di un banale estremo tentativo di riallacciare, da parte del PdL, i rapporti ormai spezzati con la Lega per trovare l’accordino magari in sede di ballottaggio alle prossime scadenze amministrative, oltre che di cavalcare populisticamente il tema dell’identità religiosa e cristiana.
Non posso non mettere in evidenza, d’altra parte, come proprio il partito della Lega Nord abbia da sempre utilizzato in maniera del tutto strumentale e priva di contenuti la questione religiosa e del crocefisso. Da sempre, infatti, il partito di Bossi unisce, in un’imbarazzante pochezza di argomentazioni, i riti celtici, la religione cristiana, la santità dell’acqua del Po, il cattolicesimo e antichi simboli pagani, manifestando la propria vacuità su questo tema, la propria ignoranza storica e, soprattutto, il tentativo sempre presente di strumentalizzare la questione religiosa per fini esclusivamente elettorali. Dubito con forza, a fronte di tutto questo, che la Lega segua, e pure che conosca, il messaggio di Cristo. Non si spiegherebbe altrimenti il suo rifiuto dello straniero, l’intolleranza verso il diverso, verso il migrante, il razzismo di fondo che la guida, per l’ennesima volta messo in luce dalle parole del suo padre-padrone, quell’Umberto Bossi che davanti ad un’emergenza umanitaria come quella dei profughi libici e tunisini a Lampedusa sentenzia un laconico e becero: "Foera di ball." Dubito che il messaggio cristiano contempli queste parole e chiedo agli elettori leghisti cristiani e cattolici di verificarlo e magari di aprire gli occhi.
D’altra parte probabilmente non è casuale che lo stesso Candidato Sindaco della Lega a Gallarate, Stefano Gualandris, in una recente intervista (oltre a manifestare un nemmeno troppo malcelato desiderio di secessione che – essendo anticostituzionale – dovrebbe pregiudicare la sua stessa candidatura a rappresentante di un comune che, fino a prova contraria, è parte di uno stato unitario regolato da una sola Costituzione) abbia spiegato con orgoglio le ragioni della scelta dei nomi dei propri figli. In quella sede ha raccontato di aver scelto il nome di Ginevra perché di origine celtica, popolo quest’ultimo pagano, politeista e dedito a sacrifici umani.
La levata di scudi da parte della Lega verso le ‘radici cristiane’, allora, palesemente non è altro che un meschino tentativo di raccogliere il consenso degli elettori cristiani che fa il paio con l’intramontabile motto leghista "Roma Ladrona" ripetuto da chi – negli ultimi 17 anni – è stato a Roma, parte integrante dei vari Governi, per almeno 13 anni.
Nel merito, inoltre, appare estremamente complesso e semplicistico ricondurre il nostro territorio, il nostro paese e l’intera Europa a radici culturalmente e religiosamente omogenee. È infatti tipico dello schematismo della nostra società – che tende ad etichettare tutto – il tentativo di sovrapporre un’area geografica, più o meno omogenea, ad un’area culturale altrettanto omogenea.
Le radici religiose e culturali dell’Europa moderna affondano pari grado e attraverso una serie mutevole di permanenze e modificazioni (anche, ad esempio, linguistiche) nelle religioni pagane e politeiste greche e romane, nell’islam che ha avuto un ruolo preponderante nell’Europa meridionale, nelle religioni pre-romane del nord del continente e così via. Tutti questi elementi si sono sovrapposti uno sull’altro, si sono spesso fusi ed integrati (si vedano le origini pagane della festa del Natale) portando allo stato attuale.
Senz’ombra di dubbio la componente giudaico-cristiana, prima, e poi cristiano-cattolica e protestante ha avuto un peso molto consistente entro questo processo, ma ridurre tutta la questione allo slogan "radici cristiane", oltre che una risibile semplificazione, appare come una vera e propria frode, una violenza all’intelligenza, un capovolgimento della realtà col quale si tende a dare senso ad una concezione della vita e del mondo che è storicamente fasulla. E, nel nostro paese, lo si fa sempre per scopi politici ed elettorali, con l’intento di gettare fumo negli occhi a quegli elettori di fede cristiana che si sentono così tutelati da una forza politica piuttosto che da un’altra contro la sbandierata e inconsistente idea dell’islamizzazione del mondo occidentale. Ancora una volta si fa leva sulla paura, sull’odio, sulla rabbia, sulla solitudine e sull’ignoranza. Azioni assai poco cristiane.
Invito inoltre Magarò a leggere la sentenza della Corte Europea, che cita ma evidentemente non conosce. Quest’ultima non "obbliga" affatto l’Italia a introdurre il crocefisso nelle aule scolastiche; ha espresso solo la convinzione che quel simbolo non possa influenzare la libertà religiosa degli studenti, dato che questi ultimi molto spesso nemmeno si accorgono della sua presenza. Un simbolo spesso vituperato, tirato per la giacca, strumentalizzato e attaccato alle maglie senza che davvero se ne conoscano i contenuti di amore, tolleranza, attenzione verso gli ultimi, verso i più deboli e verso gli sfruttati. Forse converrebbe davvero leggere i Vangeli prima di parlare di valori e radici cristiane.
La Federazione della Sinistra, che rappresento, da sempre sta con la nostra Costituzione che all’articolo sette dice: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”e all’otto: "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano". Contro ogni strumentalizzazione e plagio dei valori di ogni religione.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Varese CdQ9 su Tra nuove norme e incertezze sui monopattini, anche a Varese si sperimenta il futuro della mobilità sostenibile
italo su Il rappresentante degli studenti si dissocia dalla protesta contro la Settimana della Sicurezza al Falcone
elena manfrin su "Ero inoperabile per tutti, ma non per il professor Ghezzi: grazie a lui sono rinata"
Giulio Moroni su È morto il fotografo Oliviero Toscani
italo su Il caso della contestazione alla "Settimana della Sicurezza" a Gallarate
Anna65 su Esauriti i posti per lo screening Afrodite dell'ospedale di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.