Il giorno del Ricordo secondo la destra
Sabato 12 febbraio appuntamento al circolo Ardito Borgo per ricordare ild ramma delle foibe e dell'esilio degli italiani da Istria e Dalmazia; in serata "concerto identitario"
Il circolo Ardito Borgo di Busto Arsizio (via Caboto 3/c) organizza oper sabato 12 febbraio a partire dalle ore 18 un incontro sul tema "Tra foibe ed esodo, Il dramma degli esuli”; con, in serata, tanto di "concerto identitario".
Interverranno:
– avv. Giovanni Adami vicepresidente A.D.E.S (AMICI e DISCENDENTI degli ESULI Giuliani, Istriani, Fiumani e Dalmati.)
– sen. Gian Pietro Rossi (Sindaco emerito della città di Busto Arsizio)
– Checco Lattuada (Consigliere Comunale, Destra del Popolo per l’Italia-PDL)
"Ardito Borgo" si legge nell’invito alla manifestazione "non vuole dimenticare la tragedia che hanno passato i nostri connazionali italiani nell’Italia orientale, che per squallide motivazioni etniche, politiche e ideologiche sono stati "infoibati". La cosa ancora più terribile è che l’Italia del dopoguerra ha ripudiato questi italiani, solo perchè i titini li additavano come fascisti, con la grande complicità del PCI, che ormai molti storici ritengono essere il complice dei titini nella stesura delle liste di proscrizione".
Non manca persino una opportuna citazione di un ex comunista, anzi dell’ex comunista per eccellenza: il Presidente della Repubblica.
"Giorgio Napolitano, anche lui ex partito comunista italiano, in una delle ultime celebrazioni delle foibe parlò così:
« … va ricordato l‘imperdonabile orrore contro l’umanità costituito dalle foibe (…) e va ricordata (…) la "congiura del silenzio", "la fase meno drammatica ma ancor più amara e demoralizzante dell’oblio". Anche di quella non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell’aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell’averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali. »
Ardito Borgo partecipa attivamente al progetto "PERTAN – fondo libri italiani": obiettivo valorizzare la cultura italiana in quelle comunità e contesti che lo desiderano, unitamente alla volontà di stabilire nuovi rapporti con i residenti italiani in Istria, Fiume e Dalmazia. Per questo motivo anche durante la giornata di sabato verranno raccolti libri nuovi o usati da donare al progetto.
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