Michele, Giulia, Ambra e la speranza del basket
Il commissioner del campionato Uisp, Renato Vagaggini: "Dalle squadre molta responsabilità, possiamo solo aspettare che passi la bufera del Covid-19"
Una foto che strappa un sorriso nonostante tutto, in questo periodo buio per lo sport sociale e per tutti, compare sul profilo facebook di Renato Vagaggini, anima del basket targato Uisp Varese: una coppia in dolce attesa, che annuncia l’arrivo della piccola Ambra disegnando il pallone da basket sul “pancione”. Sono Giulia Pasut e Michele Dal Sasso, lei pallavolista, lui colonna del Basket Montello da più di un decennio. «Una fotografia che arriva al momento giusto – commenta Vagaggini – perché abbiamo tutti bisogno di speranza in questo momento, lo sport ci aiuterebbe anche psicologicamente, ma al momento possiamo solo aspettare».
La situazione del basket Uisp e delle squadre del campionato senior, come il Montello di papà Michele, è meno difficile rispetto ad altre realtà dell’associazione: anche se parliamo di grandi numeri (quest’anno erano state raggiunte le 150 squadre iscritte), la maggior parte sono realtà che non vanno molto più in là del gruppo di amici uniti dalla passione per la pallacanestro. «Questo significa che possiamo permetterci di aspettare tempi migliori – dice Vagaggini – e attendere che la bufera Covid passi. Al momento, dalle nostre asd sento molta responsabilità: a tutti dispiace non poter essere in campo, ma siamo tutti rassegnati ad aspettare».
Diversa la questione per le società che hanno squadre maggiori in serie cadette (dalla C in giù, soprattutto), in cui le formazioni giovanili sono un modo per diffondere la pratica sportiva, ma anche per sostenere economicamente le squadre maggiori, dove non bastano gli sponsor. Questo potrebbe portare alla retrocessione per motivi economici di molte squadre, ma si tratta di un capitolo ancora tutto da scrivere.
Di sicuro c’è la necessità di stare alla finestra e guardare, come spiega Vagaggini: «Non possiamo fare altro. Il basket è uno sport dove il contatto è necessario e non ci sono alternative». Anche se qualche idea già c’è: «Settembre 2021 è la data più probabile, finora, per tornare in campo. Sempre che sia tutto a posto. Forse in estate potremo tentare qualcosa sui campetti all’aperto, soprattutto per le giovanili».
Insomma, la speranza del basket non si ferma, nonostante le difficoltà. «Lo sport ci aiuterebbe eccome a superare meglio questo periodo nero – spiega Vagaggini – i vantaggi psicofisici di un’attività sportiva sono comprovati, soprattutto quelli di uno sport molto completo come il basket. Ma dobbiamo aspettare e affidarci alla speranza». La speranza che, oggi, prende la forma tonda della palla a spicchi disegnata per scherzo sul pancione di Giulia, con la promessa di una nuova vita in arrivo. E chissà se, tra qualche anno, non sarà proprio la piccola Ambra ad incarnare il futuro del nostro basket, così come oggi ne ispira la speranza.
SPECIALE UISP – Tutti gli articoli di VareseNews in collaborazione con UISP Varese
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