Tigros e associazioni fianco a fianco per la solidarietà nel Milanese
Fino al 9 dicembre i clienti dei supermercati della catena potranno donare 1 euro in cassa a favore di un'associazione scelta nel punto vendita e per ogni euro donato Tigros ne devolverà altri 2 a favore di quella stessa realtà
Tigros lancia la sua nuova iniziativa di solidarietà sul territorio: il suo nome è “Raddoppiamo la tua bontà”. Fino al 9 dicembre i clienti dei supermercati della catena potranno donare 1 euro in cassa a favore di un’associazione scelta nel punto vendita e per ogni euro donato Tigros ne devolverà altri 2 a favore di quella stessa realtà.
Ognuno dei 67 supermercati coinvolti infatti è “collegato” ad associazioni di volontariato che operano in prima linea a livello locale per supportare concretamente il territorio. Caritas, Croce Rossa Italiana, Protezione Civile, Terres des Hommes ma anche associazioni più piccole ma particolarmente impegnate sul campo: sono queste le realtà – il cui elenco completo è consultabile su tigros.it – su cui l’attenzione e la sensibilità di Tigros si concentrerà in questa nuova iniziativa, con lo scopo di valorizzare il territorio in cui opera e restituire valore alle sue Comunità.
DAIRAGO
A Dairago sarà la Caritas a fare squadra con Tigros per il progetto “Raddoppiamo la bontà”, consolidando un lavoro in rete partito lo scorso anno. Già dall’estate 2019, infatti, la catena di supermercati dona all’associazione i prodotti che non possono essere venduti perché le confezioni sono danneggiata ma hanno ancora un contenuto in perfette condizioni, lasciando tutto in un carrello che poi i volontari dell’associazione provvedono a ritirare. Collaborazione che ha trovato una prosecuzione quasi naturale durante la prima ondata della pandemia nel “Carrello solidale”, che ha permesso alla Caritas di procurarsi mediamente due carrelli al giorno di cibo da donare ai bisognosi.
Bisognosi che in paese non mancano: basti pensare che se prima dell’emergenza sanitaria l’associazione seguiva regolarmente 32 nuclei familiari, in primavera la “lista” è triplicata con 64 nuove famiglie segnalate dall’amministrazione comunale. Numeri rientrati al termine della prima ondata, che però hanno lasciato comunque alla Caritas una cinquantina di famiglie da assistere. Tanto che se normalmente in un anno venivano distribuiti tra i 65 e i 70 quintali di generi alimentari, quest’anno l’aumento è stato sensibile. «Sono aumentati anche i saltuari che magari si rivolgono a noi solamente una volta ogni tanto – raccontano i volontari -, e soprattutto sono aumentate le richieste di contributi per pagare le bollette. Le persone però hanno dato una risposta davvero importante: parallelamente ai bisognosi, infatti, sono aumentare anche le piccole offerte di chi lascia qualcosa per aiutare gli altri».
BUSCATE
La collaborazione con Tigros non è una novità per la Croce Azzurra di Buscate, che già durante il lockdown della scorsa primavera si è sempre servita dei supermercati della catena per l’acquisto della spesa da consegnare a domicilio ricevendone un aiuto importante soprattutto per velocizzare i tempi. Così quando è arrivata la proposta di partecipare a “Raddoppiamo la tua bontà” l’associazione ha aderito più che volentieri.
Anche perché il comitato era già alla ricerca di un supporto per l’acquisto di una nuova sedia cardiopatica motorizzata per le sue ambulanze e ha colto al volo l’occasione di fare rete, «opportunità fondamentale soprattutto in un periodo devastante come questo – sottolinea la presidente Raffaella Mazzocca -: siamo contenti e grati che Tigros abbia notato la nostra attività perché noi ci siamo e vogliamo che il territorio lo sappia per poterci rendere utili».
La pandemia peraltro ha in parte cambiato volto alla Croce Azzurra di Buscate, e non solo per gli “straordinari” cui è stata chiamata dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza che ha richiesto un mezzo in più del solito o per i servizi nella Bergamasca durante i mesi “caldi” della prima ondata, che oggi i soccorritori definiscono «una grande lezione di vita». «Prima del lockdown di marzo e aprile – spiega la presidente – ci occupavamo quotidianamente di sociale con il servizio di trasporto delle persone che hanno bisogno di recarsi in ospedale per visite o terapie, poi quasi totalmente congelato. Non ci eravamo però mai occupati di aiutare le famiglie a fare materialmente la spesa e acquistare farmaci, per le quali in quei mesi la richiesta é stata molto elevata. Con la seconda ondata invece il servizio di trasporto non si è mai interrotto anche se per un mese circa ce ne siamo occupati meno sommando comunque l’attività ordinaria agli interventi straordinari, anche grazie all’apporto di tre ragazzi del servizio civile».
CANEGRATE
Aumentano i bisognosi a Canegrate. Oggi, troviamo volti nuovi, lavoratori in nero o che si trovano in cassa integrazione. Poi le vecchie conoscenze, persone che erano riuscite a trovare piccoli lavori per poter vivere ed ora si ritrovano di nuovo in difficoltà. Sono i bisognosi che, a causa dell’emergenza sanitaria, stanno bussano alla porta della Caritas di Canegrate.
Realtà che da pochi giorni è tornata a contare sul “carrello della spesa solidale” di Tigros. Iniziativa avviata il 7 aprile scorso in tutti i punti vendita della catena con l’obiettivo di supportare l’associazione di volontariato più attiva nei comuni. In primavera la Caritas di Canegrate, che ha visto la collaborazione della contrada Baggina e del Comune, ha registrato una raccolta alimentare “straordinaria”.
Adesso, con in corso la seconda ondata, l’ente benefico ha rilevato un significativo aumento di indigenti, quasi il 40% in più rispetto al 2019. «L’anno scorso consegnavamo il pacco spesa a 40 ingenti, adesso le persone sono quasi 70 – spiegano i volontari della Caritas -. Alcuni sono canegratesi che da molto tempo non vedevamo, altri sono lavoratori rimasti a casa o impegnati con piccoli interventi. Sentiamo forte il bisogno della generosità della comunità canegratese che già a marzo si era dimostrata con il cuore in mano».
La direzione dei supermercati Tigros ha messo a disposizione, nel punto vendita di Canegrate, due carrelli nei quali i clienti liberamente potranno lasciare prodotti alimentari (a lunga scadenza). Alimenti che saranno poi distribuiti dai volontari della Caritas alle famiglie che chiedono aiuto.
POGLIANO MILANESE
L’iniziativa di Tigros dona 1 euro a Pogliano Milanese andrà a sostenere la Caritas del paese che dall’inizio dell’emergenza sanitaria ha registrato un forte aumento degli utenti bisognosi di aiuto: «Dallo scorso febbraio distribuiamo e fino a 30 borse di generi alimentari, le cui dimensioni variano in base ai componenti del nucleo familiari, ogni due settimana – spiega la referente Maria Luisa Tontodonati – prima della pandemia ne distribuivamo una ventina nei periodi di maggiore criticità. Sono aumentate le persone che hanno perso il lavoro o hanno visto ridursi la busta paga o che attendono la cassa integrazione. Abbiamo anche nuove categorie, come quella dei giostrai, che non potendo lavorare bussano alle nostre porte. Le richieste primarie sono alimenti e vestiti. Poi c’è la ricerca del lavoro e i pagamenti delle bollette».
La Caritas di Pogliano beneficiava già dell’iniziativa “carrello solidale” di Tigros: «Tutti i giorni durante la prima ondata della pandemia scaricavamo e ricaricavamo due volte al giorno il carrello, sempre pieno anche grazie anche al volantinaggio del Comune. Un aiuto importantissimo di cui hanno beneficiato tante persone. Ora con la nuova iniziativa di Tigros speriamo di aiutarne tante altre. Essendo un aiuto economico potremo aiutare nel pagamento delle bollette, molto richiesto».
INVERUNO
La Caritas di Inveruno in tempi “normali” conta una settantina di volontari, molti di loro, i più anziani, però si sono dovuti fermare per evitare il rischio di contagio. Anche i servizi non sono a pieno regime: la distribuzione di vestiti, i corsi di Italiano e di cucito sono sospesi ma allo stesso tempo è decisamente aumentato il lavoro al centro di distribuzione dei pacchi alimentari.
«Seguiamo oltre 30 nuclei familiari ed entro Natale diventeranno quaranta – spiega una delle coordinatrici, Gabriella Crippa – di questi venti sono italiani, i restanti sono famiglie di origine straniera. Prima della pandemia avevamo una ventina di utenti e basta, durante il primo lockdown siamo arrivati ad assistere 70 nuclei familiari insieme al Comune. L’emergenza c’è e i bisogni sono tanti da parte di chi si è visto ridurre le entrate o è in attesa della cassa integrazione».
La Caritas di Inveruno fornisce ai bisognosi un pacco alimentare ogni due settimane che «spesso non è sufficiente a coprire tutte le esigenze», spiega la presidente, mentre ogni giorno porta a domicilio un pasto caldo a una ventina di persone che non sono autosufficienti nel preparare da mangiare. «Tigros – spiega Crippa – ci dà un grandissimo aiuto con il carrello solidale e questa nuova iniziativa dona un euro arriva in un momento importante in cui stanno aumentando i bisogni». Oltre al servizio di ascolto e di ricerca lavoro, l’ente caritatevole promuove anche tirocini con la Caritas Ambrosiana e dispone di un fondo famiglia. Qui per maggiori info
VIGEVANO – MORTARA
La Caritas che si occupa di Vigevano e Mortara non ha mai chiuso. Don Felice Locatelli ne va giustamente fiero: «A mezzogiorno e anche in qualche serata, grazie alla collaborazione di Tigros – spiega il sacerdote – è operativa la mensa di Mortara. Nel primo lockdown distribuivamo 50 pasti al giorno, oggi sono aumentati. Un incremento dovuto alla grave situazione sanitaria e lavorativa. Nel 2019, abbiamo superato 22 mila pasti consegnati. Quattromila in più rispetto il 2018. Adesso, non c’è più la consumazione del pranzo nella nostra sede. Tutti aspettano il loro pacco all’esterno. Al mercoledì, ogni 15 giorni, la distribuzione riguarda sempre generi alimentari che vengono consegnati a persone in stato di bisogno, ma che hanno una casa».
Sempre attivo il progetto “Operazione Emmaus”, come spiega sempre don Felice: «E’ iniziato nell’ottobre 2015. Vuole rispondere ai bisogni di prima necessità di persone in grave stato di emarginazione e povertà estrema residenti nel territorio della Diocesi di Vigevano e in particolare a quelli presenti sul territorio della Città di Mortara». Una gestione non facile, ma che trova un considerevole aiuto da Marco Panza, sua moglie e il figlio. «Sono loro che organizzano tutta la raccolta e il lavoro. Gli dobbiamo tantissimo», così sempre don Felice.
Da 2 anni, a Mortara, è avvenuta una “fusione” con il Centro alla Vita. In questo caso, la raccolta riguarda vestitini, corredini, abiti. Con la nuova iniziativa di Tigros, come pensa il sacerdote di attivarsi? « Non so ancora come procederemo, ma ogni chiamata di Tigros è bene accetta e benedetta. C’è sempre bisogno di aiuti e siamo grati alla loro benevolenza, così come tutti coloro che portano il loro contributo».
MAGENTA
La solidarietà a Magenta ha radici profonde e convinte. La Caritas locale, l’Associazione Non di solo pane, la Società San Vincenzo de Paoli, l’Associazione Volontari Accoglienza Solidarietà sono operative sul territorio in maniera continua e costante. Hanno saputo fare Rete e questo permette di agire in modo efficace soprattutto in un anno come questo, così devastato dalla pandemia.
Gaetano Di Bernardo è il vice presidente di “Non di solo Pane” e raccoglie in pensiero delle associazioni locali: «Accogliamo questa nuova iniziativa di Tigros con grande piacere. Un nuovo contributo che permette ai nostri 250 volontari di affrontare il quotidiano bisogno delle persone più indigenti con maggior tranquillità». La ristorazione seguita da “Non di solo Pane” nel mese di gennaio registrava 45 pasti al giorno. Da febbraio a oggi, sono stati distribuiti 23mila sacchetti. Al giorno, la media è di 150, ma si è arrivati anche a 230 in un solo giorno. La mensa è aperta dal lunedì al venerdì, alla sera. L’associazione offre anche un servizio ambulatoriale che permette di avere uno sportello di accoglienza e orientamento con segreteria e mediazione culturale, medici specialistici per le situazioni di emergenza, eventuali farmaci.
La San Vincenzo e la Caritas operano in stretto contatto con “Non di solo Pane” raccogliendo generi alimentari grazie anche al Gruppo Comunale della Protezione Civile di Magenta e poi consegnato alle associazioni della carità. L’AVAS (Associazione Volontari Accoglienza Solidarietà) dal 1994 gestisce un immobile acquistato dal Comune di Magenta in Strada Pontevecchio , ristrutturato a scopo di “pronto intervento” e denominato “Casa di Accoglienza”. La struttutra offre, da 1 a 3 mesi, un tetto, un pasto caldo, una voce amica a persone che si trovano in mezzo alla strada per vari motivi.
GARBAGNATE MILANESE
Continua l’azione di solidarietà della Croce Rossa di Garbagnate che non ha mai interotto i servizi in aiuto alle fasce più fragili della comunità. Una sessantina i nuclei famigliari che in questo periodo di emergenza sanitaria stanno bussando alla porta della Cri garbagnatese. Si tratta di un numero importante per Lorenzo Romano presidente della Croce Rossa di Garbagnate che conta anche una sede a Bollate.
«Come tutte le realtà associative del territorio abbiamo registrato un aumento, pari al 30%, di indigenti – spiega Romano -. Si tratta di persone che hanno perso il loro lavoro e si trovano in seria difficoltà. Sono cittadini che non abbiamo mai visto sino adesso, volti nuovi. La pandemia ha definitivamente messo in ginocchio i precari e tutti coloro che lavoravano in nero. Noi non abbiamo mai smesso di aiutare chi ha bisogno».
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