Cittadinanza Attiva rivela: “L’ospedale di Cuasso avrà un futuro importante”. Ma la Sette Laghi frena
Gli esponenti del movimento cittadino parlano di 80 posti per la riabilitazione polmonare e di un accordo con l'Università dell'Insubria per la formazione di specialisti nella riabilitazione pneumologica. La Sette Laghi, però, si limita a dichiarare il presidio "Centro fondamentale per la gestione di un'eventuale terza ondata"
L’ospedale di Cuasso ha un futuro. Lo rivela Cittadinanza Attiva che svela i piani dell’asst Sette Laghi per il rilancio del presidio dato per chiuso lo scorso anno.
«Si prevede che venga destinato a gestire a gestire tutta la riabilitazione generale – spiegano Nayma Cardoso, Giorgio Arca e Daniele Bonsembiante – con almeno 80 posti letto, ed in accordo con l’Università dell’Insubria, sarà sede di specializzazione per la riabilitazione pneumologica. Inoltre la ASST 7 Laghi ha già investito circa di 700.000 euro nella struttura, per adeguare normativamente gli impianti elettrici ed idrici, oltre all’acquisto di una nuova caldaia. Tutto ciò a dimostrazione che a fine emergenza coronavirus vi è la convinzione di riaprire la struttura».
Cittadinanza Attiva interviene per mettere fine a una serie di voci sul futuro: « Per l’Ospedale Ondoli di Angera, a fine emergenza torneranno la geriatria, i subacuti, la chirurgia e gli ambulatori di allergologia, cardiologia, chirurgia, dentistica, diabetologia, endocrinologia, geriatria, ginecologia, neurologia, oculistica, ortopedia, pediatria, pneumologia ed urologia; inizierà la ristrutturazione del Pronto Soccorso con particolare attenzione alla gestione di pazienti pediatrici».
Insomma tutto come prima e Giorgio Arca assicura impegno per seguire l’evoluzione dei progetti : « Sarà nostra cura continuare nell’informare i cittadini sugli sviluppi del progetto, oltre ad assicurare il nostro impegno e la massima attenzione per verificare nel tempo la effettiva realizzazione».
La Sette Laghi, però, ufficialmente frena: « Cuasso è a disposizione dell’emergenza covid per la gestione di un’eventuale terza ondata. È un presidio fondamentale del piano strategico consegnato oggi ad Ats. Questa è l’unica certezza. Una volta allentate le misure pandemiche, si riapriranno le riflessioni partendo proprio dalle manifestazioni d’interesse presentate entro il 29 febbraio scorso per progetti di tipo socio sanitario piuttosto che ulteriori spunti emersi durante l’esperienza di questi mesi».
Più definiti sembrano i piani per l’Ondoli di Angera che effettivamente vedrà aprirsi un cantiere nel PS grazie ai fondi straordinari stanziati dal Commissario straordinario Arcuri mentre torneranno le unità operative trasferite per la pandemia. Unica novità certa sarà l’ambulatorio pediatrico virtuale con una tecnologia sofisticata per mettere in collegamento gli specialisti del Del Ponte: « Si tratta di un’innovazione che porterà benefici alla presa in carico pediatrica e che successivamente verrà estesa all’ospedale di Luino».
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