La scuola acquista 490 libri di testo da prestare agli studenti in difficoltà
L'iniziativa del IC Varese 1 per le medie Don Rimoldi e Righi-Salvemini. Acquistati anche 50 volumi per alunni con disabilità, dsa o stranieri
L’Istituto Comprensivo Varese 1 ha acquistato 490 volumi di libri di testo di tutte le materie da dare in comodato d’uso gratuito agli studenti in situazione di difficoltà economica che frequentano le scuole medie Don Rimoldi e Righi-Salvemini.
L’acquisto del materiale, per un valore di 19 mila euro, è stato possibile grazie ai fondi europei recuperati dalla scuola partecipando e vincendo il bando “Supporto per libri di testo e kit scolastici per secondarie di primo e secondo grado”. “Abbiamo colto questa opportunità scrivendo un progetto di promozione del successo formativo per tutti gli studenti, anche in contesti familiari con difficoltà economiche o in presenza di difficoltà di apprendimento, convinti che l’inclusione scolastica sia un fattore di crescita fondamentale per tutta la comunità“, spiega la dirigente scolastica del Ic Varese1 Luisa Oprandi.
Oltre ai 490 libri di testo sono stati acquistati anche 50 testi ed eserciziari specifici, per primaria e secondaria, per alunni con disabilità o difficoltà specifiche dell’apprendimento oppure stranieri (con traduzione a fronte in lingua inglese), a disposizione per il prestito veloce ai docenti, e 10 tavolette didattiche, una sorta di lavagna digitale da utilizzare durante le lezioni in Didattica a distanza (Dad).
Sarà il Consiglio d’Istituto del Ic Varese1 a decidere i criteri per l’assegnazione dei libri di testo in comodato d’uso in modo che arrivino ogni anno ai ragazzi che vivono in contesti familiari meno fortunati.
“Per le scuole primarie è il Comune a pagare i testi a tutti gli iscritti – spiega la preside ricordando il meccanismo delle cedole libraie firmate dai genitori – Ritengo però prezioso per una famiglia sapere di poter iscrivere i propri figli a scuola senza preoccuparsi del numero dei libri necessari alla frequenza e di quanto costano”.
Un aiuto concreto per i ragazzi e le loro famiglie che impone un impegno implicito anche ai docenti: non cambiare i libri di testo adottati almeno per i prossimi 3 anni.
“Questo è il segno di una scuola che, oltre alla qualità della didattica data ad esempio dalle proposte di potenziamento linguistico, matematico-scientifico, latino e greco parlati, è attenta ai bisogni delle famiglie, soprattutto in questo periodo di difficoltà economica per tanti“, conclude la Oprandi.
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