Manifestanti pro-Tump irrompono a Capitol Hill: spari in aula, muore una donna

Migliaia di sostenitori di Donald Trump hanno occupato il Congresso, scontrandosi con la polizia e interrompendo la ratifica della vittoria di Joe Biden

Generica 2020

Con un’azione senza precedenti, i fan di Donald Trump hanno fatto irruzione dentro Capitol Hill per protestare contro la certificazione della vittoria di Joe Biden. (immagine da Twitter).

All’interno di Capitol Hill ci sono stati alcuni confronti violenti, e uno con armi alla mano all’ingresso della Camera. La polizia ha estratto le armi  per proteggere i parlamentari. Una donna, che aveva preso parte alla protesta, è stata colpita da un colpo d’arma da fuoco ed è deceduta inseguito alla ferita riportata.

La protesta ha preso una piega violenta dopo il discorso di incitamento di Donald Trump: “Non ci arrenderemo mai, non concederemo mai la vittoria”, ha detto Trump davanti ad alcune migliaia di fan radunatisi nel parco a sud della Casa Bianca per la manifestazione ‘Save America’ contro i brogli. “Fermeremo il furto” dei voti, ha detto, usando lo slogan “stop the steal”.

I sostenitori di Trump hanno prima occupato la scalinata del Parlamento e poi sono riusciti ad entrare. L’edificio è stato messa in lockdown dagli agenti di sicurezza e ed evacuato. Uno dei supporter di Trump è riuscito ad entrare nell’aula del Senato e a sedersi sullo scranno di Mike Pence.

«Il mondo ci sta guardando così come tutti gli americani. La nostra nazione è stato un faro di democrazia e libertà e ora è piombata nelle tenebre» ha detto il Presidente eletto Joe Biden in seguito all’insurrezione. Biden ha chiesto al Presidente Donald Trump di intervenire in televisione e chiedere ai suoi sostenitori di fermarsi. «Adesso dobbiamo andare a avanti con giustizia – ha detto Biden -. Le scene di oggi sono terribili ma resto ottimista. Non c’è mai stato nulla che non possiamo fare se lo facciamo insieme. Nonostante tutto quello che vediamo oggi sono sicuro che democratici, repubblicani e indipendenti sono pronti a difendere la democrazia. Presidente Trump intervenga».

Per tutta risposta il Presidente Trump ha diffuso la richiesta di sospendere la protesta ma anche nuova benzina sul fuoco ribadendo le infondate accuse già ripetute in questi giorni: “L’elezione ci è stata rubata, ma dovete andare a casa. Non vogliamo che nessuno resti ferito”.

La sindaca di Washington Muriel Bowser ha proclamato il coprifuoco a partire dalle 18 (la mezzanotte italiana). Inoltre, è stata attivata la guardia nazionale, la principale forza militare di riservisti americana, a sostegno della polizia.

La seduta al Congresso è ricominciata alle 20 ore locali, le quattro di mattina di giovedì in Italia, dopo un discorso in cui il vice presidente degli Stati Uniti Mike Pence ha detto che «oggi abbiamo difeso il Campidoglio», e che chi lo ha attaccato ha perso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Gennaio 2021
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Commenti

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  1. Giampaolo Martinelli
    Scritto da Giampaolo Martinelli

    A cosa sto pensando? All’America, la ex più grande democrazia al mondo…

  2. Avatar
    Scritto da Felice

    Qui l’unica cosa rubata è il cervello di questi violenti, rubato da un oligarca che sta tramutando una democrazia in una dittatura (la sua) basata sulle menzogne e su falsi capi di accusa. Dei 20 capi di presunte frodi alle elezioni che Trump ha avanzato non ne è stato confermato, scoperto e verificato nemmeno uno. Ha inondato i social di falsità ed ora quando qualche squilibrato si mette in testa di essere lo sceriffo della nazione allora invita tutti alla calma ma continua a gettare benzina sul fuoco e poi si stupisce se scoppia un grande incendio. Per lui se le elezioni ti fanno vincere allora l’America diventa la migliore democrazia del mondo ma se ti fanno perdere allora diventa una democrazia sbagliata. Leggendo di un presidente che ha perso le elezioni, ne rifiuta il risultato dicendo di aver vinto contro ogni evidenza, e si chiude nel suo palazzo dopo aver mobilitato i suoi miliziani, penseremmo al resoconto da un paese africano.
    A furia di esportare democrazia agli altri l’hanno esaurita.

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